Pisa: negano il volo a una ragazza con ventilatore polmonare

Nanopress ECONOMIA

Interviene sull’accaduto anche il direttore dell’Istituto Normale di Pisa, dove Paola era diretta per discutere la tesi.

La studentessa Paola Tricomi doveva prendere il volo per discutere la tesi di dottorato ma la compagnia Ryanair le ha negato l’accesso in aereo a causa della necessità del ventilatore polmonare.

Purtroppo l’unico modo per far salire Paola Tricomi a bordo era con gli ausili della respirazione spenti. (Nanopress)

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La giovane ha anche condiviso alcuni passaggi della chat dove l’operatore si scusa "per il disagio, capisco che questo può essere abbastanza frustrante" di Gabriele Masiero. PISA. Altro che frustrante, come le aveva detto in inglese l’operatore di una chat commerciale di Ryanair. (LA NAZIONE)

«Non mi è stato autorizzato il trasporto del ventilatore polmonare a bordo, nonostante io abbia detto che senza non potrò respirare» aveva scritto la ragazza su Facebook, sollevando un coro di indignazione. (Corriere Fiorentino)

IL TURISMO Napoli-New York, torna il volo diretto e ad aprile Capodichino fa. Paola Tricomi per vivere deve essere costantemente collegata ad un ventilatore polmonare. (ilmattino.it)

E qui arrivano i problemi come Paola ha reso noto su Facebook: "Ho subito una gravissima discriminazione di cui vorrei che si parlasse - scrive la studentessa - ho acquistato dei biglietti Ryanair per andare a Pisa e discutere la mia tesi di dottorato, ma non mi è stato autorizzato il trasporto del ventilatore polmonare attivo a bordo, nonostante io abbia detto che senza non potrò respirare, nonostante io abbia dimostrato di aver volato già nel 2019 con Ryanair per la stessa tratta insieme al mio ventilatore polmonare attivo a bordo senza problemi e di aver volato con molte compagnie nazionali e internazionali col medesimo ausilio". (PisaToday)

Come ha sempre fatto la dottoranda ha acquistato un biglietto aereo, in questo caso un volo Ryanair da Catania verso la città toscana, salvo poi sentirsi dire che su quel volo lei non poteva salire. La giovane, in seguito a una crisi respiratoria nel 2017 è costretta a muoversi con due ventilatori polmonari e una macchina per la tosse. (RagusaNews)

L'ondata di solidarietà. Nelle scorse ore, dopo l'ondata di solidarietà ricevuta, Paola Tricomi ha ricevuto una mail da Ryanair che faceva marcia indietro Vorrei che questa notizia di grave discriminazione venisse annunciata alla stampa nazionale perché oltre ad essere insensata e totalmente illogica, è profondamente lesiva della dignità umana». (ilmessaggero.it)