Kiev, 'dopo Putin ancora menzogne da Patrushev e Fsb'

Il Piccolo ESTERI

"Dopo la menzogna di Putin", ora "le menzogne ;;vengono ufficialmente diffuse da Patrushev e poi dal capo dell'Fsb Bortnikov... Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?". Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo le accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell'attacco a Mosca. "Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla 'pista ucraina nell'attacco terroristico'", ha aggiunto Podolyak. (Il Piccolo)

Ne parlano anche altri media

A quattro giorni dalla strage al Crocus City Hall nella quale sono morte almeno 139 persone, le autorità russe rendono ora esplicite le accuse all’Ucraina – ma anche a Usa e Regno Unito – di aver ispirato e commissionato il gravissimo attentato. (Open)

– I ministri degli Esteri dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (Asean) hanno condannato l’attacco terroristico a Mosca e hanno espresso il loro sostegno agli sforzi per consegnare i responsabili alla giustizia, si legge in una dichiarazione congiunta dei ministri. (Agenzia askanews)

Senza mai citare l'Isis, è stato proprio il presidente russo a fare il punto nella giornata di ieri: "Sappiamo che il crimine è stato commesso per mano degli estremisti islamici, la cui ideologia lo stesso mondo islamico combatte da secoli", ha affermato, ponendosi però subito dopo una serie di domande. (Adnkronos)

Alexander Bortnikov, capo dell'agenzia di sicurezza russa FSB, ha intensificato le accuse riguardo all'attacco terroristico a Mosca, sostenendo che gli autori dell'attentato sarebbero stati accolti come eroi in Ucraina. (Il Giornale d'Italia)

''Dietro l'attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca c'è l'Ucraina''. Così Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo, citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti. Ancora più (Secolo d'Italia)

È ancora presto per parlare di quale sarà la reazione della Russia se sarà provata la partecipazione dell'Ucraina nell'attacco di venerdì al Crocus City Hall di Mosca. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, spiegando che "un'inchiesta è in corso, non sarebbe corretto fare speculazioni ipotetiche in questo momento". (L'HuffPost)