Tassi: rialzo di 25 punti base per la FED, 50 per la BCE

Borse.it ECONOMIA

Una settimana importante è quella attuale con i summit delle banche centrali all’attenzione degli investitori. Si inizia oggi con la Federal Reserve e domani con la Bce. Cosa aspettarsi si chiedono gli analisti di T.Rowe Price. Secondo Blerina Uruci, Chief US Economist, in merito all’annuncio di oggi della Fed in tema di politiche monetarie, ci aspettiamo: “1) un rallentamento nel ritmo dei rialzi a 25pb (dai 50 di dicembre); 2) Una ripetizione del messaggio sui dot-plot di dicembre: i tassi dei Fed Fund raggiungeranno il picco sopra al 5% e non ci saranno tagli quest’anno; 3) Powell parlerà in modo più esplicito del recente rallentamento dell’inflazione rispetto a dicembre, ma enfatizzerà anche la necessità di un’inflazione più bassa affinché sia sostenibile su un periodo più lungo; 4) La Fed avrà una funzione di reazione più ampia, basata su tenuta del mercato del lavoro, inflazione e crescita (nel 2022 l’unico punto era l’inflazione). (Borse.it)

La notizia riportata su altre testate

La stretta monetaria è stata lanciata nell’ambito della lotta contro le fiammate dell’inflazione Usa, che la Fed di Powell continua a portare avanti. Fed, da Powell nuova mossa anti-inflazione: alza tassi di 25 pb al range 4,5%-4,75%, record da ottobre 2007 (Finanza.com)

La banca centrale statunitense ha aumentato nuovamente i tassi di interesse, ma "solo" di 25 punti base. La decisione è stata in linea con il consensus degli analisti. (SoldiOnline.it)

Conferma delle decisioni sui tassi di riferimento “guidate dai dati e definite di volta in volta a ogni riunione”, con un'enfasi sull'importanza delle prossime proiezioni macroeconomiche degli esperti dell'Eurosistema in marzo e sull'inflazione, complessiva e di fondo, che resta in febbraio proiettata sopra il target del 2% fino alla fine del 2025. (Il Sole 24 ORE)

Un sentore di primavera circonda le prospettive economiche dell’area euro, abbiamo così nettamente rivisto le nostre aspettative di crescita per il 2023 allo 0,7% (dallo 0,2%), ben al di sopra della previsione di consenso dello 0,0%. (Start Magazine)

L'inflazione della zona euro è ancora all'8,5%, lontano da quel 2% considerato dalla Bce il valore ottimale da perseguire (Il Fatto Quotidiano)

La Bce confermerà la necessità di aumentare i tassi di interesse nella riunione del 2 febbraio: cosa comporta un rialzo del costo di finanziamento di altri 50 punti base? E cosa cambia, anche per l'Italia, con ulteriori incrementi molto probabili nei prossimi mesi? Farsi queste domande è più che lecito in questo momento storico così complesso e ostico. (Money.it)