In Italia la Grande Distribuzione avrebbe frodato almeno 500 milioni in tre anni

In Italia la Grande Distribuzione avrebbe frodato almeno 500 milioni in tre anni
L'INDIPENDENTE INTERNO

Da un lato, lavoratori sfruttati e malpagati, senza diritti, tutele e garanzie. Dall’altro, colossi della distribuzione alimentare e multinazionali della logistica che, nella cornice di un sistema fraudolento basato sul cosiddetto “serbatoio di manodopera”, frodano il fisco per milioni di euro. È quanto stanno evidenziando le indagini della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano, che solo dal 2021 ha eseguito sequestri per più di mezzo miliardo di euro. (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altri media

A quasi un anno dal sequestro di 48 milioni ad Esselunga, ora tocca a Carrefour. La procura milanese disvela ancora una volta le forme di sfruttamento dei lavoratori, lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali, e le connesse frodi fiscali nel mondo della grande distribuzione organizzata, guardando more solito ai meccanismi delle scatole di “società serbatoio” di manodopera. (il manifesto)

Marco Schiavi, 42 anni, dirigente Carrefour, è coinvolto nell’inchiesta insieme ad altre tre «figure apicali» della società per avere firmato la dichiarazione Iva dell’anno 20… (La Provincia Pavese)

Anzi nerissimo dal punto di vista del lavoro e del suo sfruttamento. Un vero buco nero. (Il Fatto Quotidiano)

Carrefour, sequestro di 64,7 milioni per gestione irregolare di manodopera

– I rapporti di lavoro erano "schermati" da società "filtro", che a loro volta si avvalevano di cooperative che avrebbero "sistematicamente omesso il versamento dell’Iva", oltre agli oneri previdenziali e assistenziali per addetti a movimento merci e facchinaggio. (IL GIORNO)

Lo schema delittuoso dei ‘serbatoi di manodopera’ consiste nell’impiegare nella logistica e nel facchinaggio (‘movimentazione merci’) lavoratori ‘somministrati’ da un’impresa che a sua volta li procura da altra entità, spesso una cooperativa o un consorzio. (Great Italian Food Trade)

Di Emanuele Scarci Secondo gli inquirenti, gli accertamenti riguardano una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, ossia GS, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore. (DM - Distribuzione Moderna)