Niente estradizione al coindagato Marchesi. "Rischierebbe un trattamento inumano"

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Gabriele Marchesi non verrà estradato in Ungheria e torna libero. I destini incrociati del ragazzo 23enne coindagato di Ilaria Salis e della docente 39enne detenuta in Ungheria hanno visto ieri nello stesso giorno due decisioni opposte. Per lei il «no» ai domiciliari e quindi la permanenza in cella, per lui il rifiuto della Corte d’appello di Milano alla richiesta di trasferimento a Budapest avanzata dalla magistratura ungherese dopo il mandato di arresto europeo eseguito lo scorso novembre. (ilGiornale.it)

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Schlein: "Uno schiaffo all'Italia". Il padre: "Trattata come un cane. (Repubblica TV)

"Non condivido la scelta di condurre una detenuta in catene: continueremo a protestare", perché non accada più: il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha detto nello studio di Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1, parlando del caso Salis, l'insegnante italiana di 39 anni detenuta da oltre un anno in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni attivisti di destra durante una manifestazione a Budapest (Liberoquotidiano.it)

Ilaria Cucchi (Alleanza verdi-sinistra) è appena tornata da Budapest, dove ha potuto constatare di persona il trattamento che l’Ungheria di Orbán continua a riservare a Ilaria Salis. Senatrice, di nuovo le catene, di nuovo il guinzaglio. (Il Manifesto)

ROMA (ITALPRESS) – A Budapest il giudice ha respinto l’istanza di Ilaria Salis per ottenere gli arresti domiciliari. La donna, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. (Quotidiano del Sud)

Ilaria Salis non ha ottenuto gli arresti domiciliari. Questo ha deciso il giudice di Budapest nell'udienza che si è tenuta questa mattina, sostenendo il persistente rischio di fuga per l'insegnante 39enne. (ilGiornale.it)

"A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica" Lo ha detto Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. Al processo c'erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza". (Gazzetta di Parma)