Rapporto dell'Iss evidenzia un boom di contagi tra i ragazzi, prima a novembre e poi fra gennaio e febbraio, ecco perché si torna a chiudere le scuole

ravennanotizie.it INTERNO

Prima tutti insistevano perché le scuole riaprissero il prima possibile, e sembrava diventata una questione di vita o di morte.

Il valore più alto è registrato fra i 13-19 anni, poco meno di 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre nei più piccoli l’incidenza è minore.

In mezzo al marasma c’è il mondo della scuola e ci sono le famiglie che non ci capiscono più nulla.

Il rapporto dell’Iss ha evidenziato un primo boom di contagi tra i ragazzi delle superiori nel mese di novembre. (ravennanotizie.it)

La notizia riportata su altri giornali

Decessi da inizio pandemia 9852, +5 nelle ultime 24 ore", sono i numeri del bollettino sul contagio in veneto illustrati dal presidente Luca Zaia. E la presenza delle scuole aperte conta, pesa sul contagio. (La voce di Rovigo)

Un’insegnante di quell’istituto, Manuela Andreoli, 49 anni, è deceduta dopo aver contratto il Covid prima di Natale. SEDICENNE CON POLMONITE COVID. L’età media dei malati di Covid sta scendendo bruscamente. (Il Mattino di Padova)

«L'Italia si sta colorando di arancione, l'r-t è salito per la presenza delle scuole aperte e la maggiore socialità, dove le scuole hanno riaperto prima i contagi sono risaliti prima. Dalla sede della protezione civile di Marghera (Venezia), la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sull'andamento dei contagi da coronavirus in Veneto e le misure restrittive. (L'Arena)

Negli ospedali di comunità veronesi infine risultano ricoverati 11 pazienti positivi: 2 a Bovolone e 9 a Bussolengo. La risalita dei contagi preoccupa il presindente del Veneto Luca Zaia, che nel corso della consueta conferenza stampa ha fornito l'incidenza dei tamponi positivi sul totale di quelli fatti nelle ultime 24 ore, che si è attestata al 5.7%. (Verona Sera)

Anche il bollettino “Aggiornamento nazionale 24 febbraio 2021 – ore 12:00” pubblicato venerdì 26 febbraio mette in evidenza la costante ascesa dei casi tra giovani e giovanissimi. Nella maggioranza dei casi (60 percento) i giovani positivi sperimentano infatti una sintomatologia lieve, mentre i restanti sono paucisintomatici (sintomatologia lievissima) (Scienze Fanpage)

Fondamentale, nella valutazione delle zone, è l'uguaglianza dei parametri fra le Regioni, e non devono essere trascurati quelli dell'ospedalizzazione». Luca Zaia oggi, lunedì 1 marzo, alle 12.30 torna in diretta dalla sede della protezione civile di Marghera per fare il punto sull'emergenza Covid in Veneto. (Il Giornale di Vicenza)