La partigiana Gianna al 25 Aprile per la prima volta a 103 anni: «Lo faccio per i giovani»

Corriere della Sera INTERNO

La bandiera dell’Anpi al collo, gli occhi chiari e vispi incorniciati da un cappellino nero, minuta nel suo cappotto di panno per proteggersi da un insolitamente gelido aprile genovese, la partigiana Gianna, all’anagrafe Guglielma Bertini, ha voluto esserci. A 103 anni, per la prima volta nella sua vita, ha voluto partecipare alle manifestazioni per la celebrazione del 25 aprile. «Lo faccio per i giovani, perché non posso sopportare che soffrano quello che abbiamo sofferto noi a causa della guerra», ha detto. (Corriere della Sera)

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Il segretario dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa della Liguria è intervenuto a Casarza Ligure, in rappresentanza di Regione Liguria, alle celebrazioni per la Festa della Liberazione dal nazifascismo Il consigliere regionale Claudio Muzio è intervenuto stamane in rappresentanza di Regione Liguria, nella sua veste di segretario dell’Assemblea legislativa della Liguria, alle celebrazioni del 25 aprile a Casarza Ligure. (Prima il Levante)

Da piazza della Vittoria a piazza Matteotti un corteo lunghissimo, affollato di persone di tutte le età, dai banbini con le famiglie a Nanda Bertini, 102 anni in carrozzina, che ha voluto esserci comunque, la manifestazione del 25 aprile si è conclusa in piazza Matteotti con i saluti istituzionali e l'orazione di Sergio Cofferati (La Repubblica)

“La nostra Costituzione si fonda sull’antifascismo e nasce dalle forze politiche che, insieme agli Alleati, liberarono il Paese. Lottarono tutti insieme, come sa fare il nostro Paese nei momenti difficili. (Imperiapost.it)

Alle 10.15, dopo il raduno in piazza della Vittoria, è partito il corteo con i Gonfaloni del Comune di Genova, Città Metropolitana, Regione Liguria il medagliere dell’Anpi, il Nastro Azzurro e i labari delle associazioni combattentistiche e d’Arma e delle associazioni partigiane. (www.comune.genova.it - le notizie in Comune)

Tremila, forse cinquemila, di sicuro sono stati tantissimi e più degli altri anni i genovesi che oggi sono scesi in piazza per dire no al nazifascismo nel giorno del 25 Aprile, festa della Liberazione. (Primocanale)

È la festa della pace e della libertà che molti hanno conquistato per noi combattendo. Mi risulta incredibile che qualcuno possa manifestare dalla parte di coloro che, in nome di una teocrazia o di una religione male interpretata, oggi sostengono chi nega alle donne ogni diritto, ritiene l’omosessualità un reato, l’esercizio di voto la mera conferma di quanto dettato dalla violenza delle milizie". (CittaDellaSpezia)