Piero Fassino e il furto di un profumo all'aeroporto di Fiumicino, denunciato. Lui si difende: «L'ho messo in tasca per errore»

Piero Fassino e il furto di un profumo all'aeroporto di Fiumicino, denunciato. Lui si difende: «L'ho messo in tasca per errore»
ilmessaggero.it INTERNO

Piero Fassino, deputato del Pd ed ex ministro della Giustizia, è stato denunciato per il furto di un profumo da 100 euro in un duty free shop all'aeroporto di Fiumicino. La notizia è stata rivelata da Il Fatto Quotidiano. L'episodio è avvenuto il 15 aprile. Cosa è successo Quella mattina Fassino era in attesa dell’aereo per Strasburgo, dove doveva partecipare ai lavori della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quella mattina, racconta il quotidiano di Marco Travaglio, Fassino era in attesa dell’aereo per Strasburgo, dove doveva partecipare ai lavori della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (di cui Fassino, dal 5 marzo scorso, è a capo del Comitato Medio Oriente). (Corriere Roma)

Il parlamentare del Pd, già ministro della Giustizia, passeggiava all’interno del negozio dello scalo romano, in attesa del suo volo per Strasburgo. Alla fine Piero Fassino è stato denunciato per tentato furto di un profumo, costo 100 euro, nel Duty free shop dell’aeroporto di Fiumicino (Corriere Roma)

Il mistero del telefono: il parlamentare, al momento del “fattaccio”, ce l’aveva in mano oppure no? È l’ultimo interrogativo del caso che vede protagonista il deputato del Pd, Piero Fassino. (Il Fatto Quotidiano)

È la sua storia a scagiona Fassino. Chissà se fosse successo ad altri

C’è anche un precedente: il 5 maggio 2014 l’allora sindaco di Torino aveva negato di aver mostrato il dito medio ai tifosi il dito medio. Chissà se è il caso di chiamarlo Fassino-Gate. (Open)

La vicenda si discosta di poco dai molti casi di taccheggi in negozi se non per il fatto di essere stata commessa da un parlamentare della Repubblica ed ex ministro italiano. Il furto del profumo (una boccetta di Chanel da 130 euro) potrebbe rappresentare un fatto «tenue». (Corriere Roma)

Mette a dura prova l'immaginazione vedere Piero Fassino, un sabaudo sofferente e calvinista formatosi alla scuola intransigente del Pci, nei panni di un ladruncolo da bancone. Il classico fulmine a cielo sereno che crea sconcerto per l'inopinata trasformazione di un ex ministro della Giustizia in un maldestro taccheggiatore che sta passando il quarto d'ora più umiliante della propria vita. (ilGiornale.it)