Abolizione numero chiuso Medicina, cosa succede ai test d'ingresso 2024 alla Federico II di Napoli

Abolizione numero chiuso Medicina, cosa succede ai test d'ingresso 2024 alla Federico II di Napoli
Fanpage.it SALUTE

Video suggerito A cura di Pierluigi Frattasi Il Governo Meloni lavora all'abolizione del numero chiuso per Medicina e chirurgia, odontoiatria e Medicina veterinaria. La Commissione Istruzione del Senato ha approvato il testo base della delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea. Ma cosa succederà ai test di ingresso già programmati all'Università degli studi di Napoli Federico II per l'anno in corso? A quanto apprende Fanpage (Fanpage.it)

Su altri media

Il Pdl lancia il disegno di legge Schlein che vorrebbe tagliare le liste di attesa e giustamente aumentare i finanziamenti destinati alla sanità allineandoli ad altri nostri vicini europei, destinando il 7.5% del Pil entro il 2028 a questo settore cruciale per il Paese. (Corriere della Sera)

Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. “Il gruppo di lavoro parlamentare ha consegnato i documenti per eliminare il numero chiuso a medicina. (StrettoWeb)

Il modello francese di accesso alle professioni sanitarie, che la riforma italiana sembra voler adottare, non ha la linearità che alcune semplificazioni le attribuiscono. Dopo l’apertura generalizzata nel 1969, che ha portato a un sovraffollamento delle facoltà, già nel 1971 la Francia aveva adottato un sistema molto semplice. (Il Sole 24 ORE)

Sanità, Siaarti: ‘anestesisti merce rara ma serve riforma sistema post-laurea’

La riforma del test di ingresso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è inattuabile e quindi impercorribile. (Il Messaggero Veneto)

“L'abolizione del numero chiuso per l'iscrizione alle Facoltà di Medicina, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria nonché il ‘Decreto Pnrr’, appena approvato dal Senato, che contiene diverse implementazioni tanto attese da oltre 50 mila specializzandi in merito alla loro assunzione mediante il cosiddetto ‘Decreto Calabria’, sollevano preoccupazioni sulla qualità della formazione medica e sul sovraffollamento del mercato del lavoro medico nonché della formazione post-laurea”. (Adnkronos)

Tuttavia, formare questi specializzandi anche in ospedali fuori rete formativa per colmare carenze di organico dovute ad anni di programmazione sbagliata ci lascia molto perplessi. (Adnkronos) – “Anestesisti, rianimatori, medici d’urgenza e chirurghi sono ormai merce rara. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)