Addio al latte fresco nel 2023? Le prime aziende puntano tutto su quello a lunga conservazione

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Cambiano le abitudini alimentari delle famiglie italiane e così anche le scelte delle aziende. A breve il latte fresco potrebbe essere sostituito da quello a lunga conservazione con data di scadenza a dieci giorni, a seguito dei troppi sprechi in negozio e nella distribuzione e per l’impatto ambientale. La prima azienda ad avviare questo cambiamento è stata Granarolo. «È il mercato che ha scelto», dichiara il presidente della cooperativa bolognese, Gianpiero Calzolari. (Open)

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Il latte fresco potrebbe diventare presto un lontano ricordo Latte fresco: addio nel 2023? I Motivi e le ipotesi nel dettaglio (iLMeteo.it)

L’evento sarà moderato dal giornalista Ico Ribichesu e saranno presenti anche il presidente dell’Aics Franco Cassano e interverranno, tra gli altri, l’attuale vicepresidente biancoceleste Gianni Sanna e Alessio Marras, dirigente del Sassari Calcio Latte Dolce. (SARdies.it)

Dovremmo dire addio al latte fresco come oggi lo conosciamo, ovvero quello con scadenza a pochi giorni? Il rischio si fa sempre più concreto dopo il precedente della Granarolo di cui vi abbiamo già parlato. (greenMe.it)

Sta facendo discutere quella che si propone come una vera e propria transizione nel settore lattiero-caseario, volta a ridurre lo spreco alimentare e soddisfare le abitudini degli italiani, che non fanno più la spesa tutti i giorni e, soprattutto nell’era post-Covid, sono sempre più propensi ad acquistare cibi con un’aspettativa di vita più lunga. (Fanpage.it)

Parliamo del latte fresco, la cui presenza sul mercato è messa a repentaglio dalla decisione di più di un’azienda italiana di puntare tutto sulla lunga conservazione e pastorizzazione – che permettono scadenze più lunghe – a discapito del prodotto fresco che, invece, ha una scadenza ravvicinata. (SuperEva)

L'aumento dei costi di gas e luce, i problemi alla catena di produzione determinati dalla guerra in Ucraina e infine l'emergenza siccità, che non sembra arrestarsi dalla scorsa estate. Per tutti questi motivi molti prodotti alimentari sono a rischio e potrebbero addirittura scomparire dagli scaffali dei supermercati nei prossimi mesi. (Money.it)