Si avvicina l'addio al latte fresco?

Valtellina Turismo Mobile ECONOMIA

– In futuro, il latte fresco potrebbe essere sostituito dal latte pastorizzato con una scadenza di dieci giorni, a causa delle nuove abitudini di acquisto delle famiglie. Granarolo, una delle principali aziende italiane nel settore, ha deciso di eliminare il latte fresco nei supermercati e in altri punti vendita a partire dal 2023, dopo aver constatato numerosi sprechi nella distribuzione. Granarolo vuole puntare sul latte pastorizzato perché “il consumatore sceglie sempre di più cibi con una durata più lunga, perché non fa più la spesa con la stessa frequenza di prima”. (Valtellina Turismo Mobile)

La notizia riportata su altri giornali

L'inverno appena trascorso è stato caldissimo e la siccità non ha risparmiato i campi, soprattutto nel Nord Ovest italiano. L'aumento dei costi di gas e luce, i problemi alla catena di produzione determinati dalla guerra in Ucraina e infine l'emergenza siccità, che non sembra arrestarsi dalla scorsa estate. (Money.it)

Latte fresco: addio nel 2023? I Motivi e le ipotesi nel dettaglio Ilpotrebbe dire subito addio alla commercializzazione nei supermercati a partire già dall’anno in corso. (iLMeteo.it)

Il 2023 è un anno fondamentale per il Sassari Calcio Latte Dolce. Al termine, sarà possibile acquistare il libro della cinquantennale storia del Latte Dolce con immagini esclusive dagli anni ’70 a oggi (SARdies.it)

Dovremmo dire addio al latte fresco come oggi lo conosciamo, ovvero quello con scadenza a pochi giorni? Il rischio si fa sempre più concreto dopo il precedente della Granarolo di cui vi abbiamo già parlato. (greenMe.it)

Parliamo del latte fresco, la cui presenza sul mercato è messa a repentaglio dalla decisione di più di un’azienda italiana di puntare tutto sulla lunga conservazione e pastorizzazione – che permettono scadenze più lunghe – a discapito del prodotto fresco che, invece, ha una scadenza ravvicinata. (SuperEva)

A cura di Valeria Aiello Sta facendo discutere quella che si propone come una vera e propria transizione nel settore lattiero-caseario, volta a ridurre lo spreco alimentare e soddisfare le abitudini degli italiani, che non fanno più la spesa tutti i giorni e, soprattutto nell’era post-Covid, sono sempre più propensi ad acquistare cibi con un’aspettativa di vita più lunga. (Fanpage.it)