"Il vero bavaglio in tv è per chi critica l'aborto"

Il vero bavaglio in tv è per chi critica l'aborto
ilGiornale.it INTERNO

Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1, è stata travolta da feroci critiche dopo aver espresso il suo pensiero sull'aborto a Che sarà su Raitre. Il Pd ha chiesto addirittura che sia cacciata dal suo incarico. Lei resta calma e decisa nelle sue convinzioni e reclama la libertà di pensiero garantito dalla Costituzione. Incoronata, il suo pensiero sull'aborto non le ha risparmiato attacchi molto violenti. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri giornali

Incoronata Boccia: “Non giudico chi sceglie aborto e non discuto 194. Ma far ascoltare il battito non è crudeltà” Nella bufera la vicedirettrice del Tg1 dopo il suo intervento alla trasmissione 'Che sarà' di Serena Bortone dove ha parlato di "aborto come di un delitto" (Dire)

Sempre a Che sarà, il programma di Rai 3 condotto da Serena Bortone, che per prima ha denunciato la vicenda del monologo sul 25 aprile cancellato, si è parlato di aborto e le dichiarazioni della vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia hanno reso chiaro ancora una volta il clima politico che stiamo vivendo. (Cosmopolitan)

«"Si scambia un delitto per un diritto, l'aborto è un omicidio". Queste le parole pronunciate dalla vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia durante la trasmissione 'Che sarà' condotta da Serena Bortone. (Fnsi)

Aborto, la Germania esclude le associazioni pro-vita dai consultori

Dai pro-life agli esponenti parlamentari, se non di governo, negli anni sono stati molti ad assumere posizioni simili. “L’aborto è un omicidio”, ha detto sabato la vicedirettrice del Tg1, nel corso della trasmissione Che sarà su Rai 3 condotta da Serena Bortone. (L'HuffPost)

Lo comunica la stessa Forza Nuova, in una nota, dove si legge: «La vicedirettrice del TG1, Incoronata Boccia, ha dimostrato grande coraggio nell'esprimere la sua posizione contro il politicamente corretto che sta influenzando negativamente la nostra nazione. (L'Unione Sarda.it)

Le norme in Germania "che costituiscono la base della consulenza sui cosiddetti 'conflitti in gravidanza' escludono la presenza di associazioni pro-vita dedicate nei centri di consulenza riconosciuti". (la Repubblica)