Tensioni alla Sapienza, la ministra Bernini chiama il capo della polizia: «Intollerabile la violenza di alcuni collettivi»

Corriere Roma INTERNO

La ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha chiamato il capo della Polizia Vittorio Pisani per discutere della situazione all'interno degli atenei. Nei prossimi giorni vedrà Pisani sia per fare una ricognizione sul livello di allarme raggiunto nelle università sia per una valutazione sui modi più opportuni per intervenire allo scopo di coniugare libertà e sicurezza all'interno degli atenei. (Corriere Roma)

Ne parlano anche altre testate

«Da una parte c’era un presidio autorizzato, in cui si è espressa in modo democratico una posizione a difesa d’Israele. L’amarezza, racconta a Pagine Ebraiche, è tanta all’indomani del presidio organizzato davanti al rettorato dell’università di Torino. (Moked)

"Ogni forma di aggressione, fisica e verbale, volta a intimidire e a impedire il confronto democratico di idee e opinioni diverse - spiegano - è da condannare. (IVG.it)

L’università è pronta ad ascoltare i suoi studenti, purché attraverso gli organi di rappresentanza eletti e al di fuori da ogni forma di illegalità. La linea dell’ascolto, ma con l’impronta della fermezza, è quella scelta dalla rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni. (Repubblica Roma)

Dopo le numerose tensioni che si sono verificate negli atenei italiani, la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha chiamato il capo della Polizia Vittorio Pisani. Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. (Virgilio Sapere)

"Più che Berkeley, questo clima mi ricorda l'avvento degli autonomi alla Sapienza a metà degli anni'70, un periodo di occupazioni continue e violente molto diverso dal'68". Lo spiega la storica Anna Foa in un'intervista a La Stampa dove commenta il clima nelle università italiane dopo il conflitto in Medio Oriente, con l'ultimo episodio ieri alla Sapienza di Roma. (Sky Tg24 )

Un ordine del giorno da presentare in Consiglio Regionale per "esprimere piena solidarietà al Rettore Federico Delfino per la grave aggressione ricevuta e condannare fermamente e incondizionatamente questa e ogni aggressione fisica e verbale, volta a intimidire e impedire il democratico confronto di idee e opinioni diverse". (SavonaNews.it)