Cresce la preoccupazione per gli atenei italiani: violenze e occupazioni

La preoccupazione per gli atenei italiani è in aumento. Dopo anni di violenze, sembra che sempre più persone si stiano rendendo conto dell'effettiva connotazione del collettivo Cambiare rotta. Questo gruppo, che si definisce come "organizzazione giovanile comunista", è costantemente presente nelle occupazioni, anche violente, sia in quelle liceali che in quelle universitarie.

Proteste e occupazioni

Il collettivo è in prima linea in gran parte delle manifestazioni che sfociano in contatti con le forze dell'ordine e, anzi, cerca quel contatto per poi innescare le polemiche politiche che ne seguono. A Roma, gli studenti hanno occupato il Rettorato della Sapienza e chiedono lo stop all’accordo di cooperazione con Israele e il bando del ministero degli Esteri (Maeci). Centinaia di docenti e ricercatori universitari e non solo hanno lanciato un appello in questo senso.

Futuri presidi

Per il 9 Aprile è stato convocato un presidio alla Farnesina contro il bando mentre il 16 Aprile gli studenti saranno di nuovo in presidio al Senato Accademico della Sapienza.

Il punto di vista del Pd

Alfredo D'Attorre, esponente del Partito Democratico, ha espresso la sua preoccupazione per l'estremismo crescente negli atenei. Ha sottolineato che il Pd condanna qualsiasi iniziativa volta a impedire manifestazioni o la libertà di parola di chiunque. Ha inoltre espresso piena consonanza con le parole del presidente della Repubblica.

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