Algoritmi per individuare pazienti a rischio: il Garante per la privacy chiede più cautele

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Ecco i paletti dell’Authority. Più cautela nell’uso degli algoritmi per individuare i pazienti a rischio.

“Il Garante – prosegue la nota – ha quindi richiamato la Provincia a trattare i dati nel rispetto delle norme di riferimento.

Secondo il Garante, nuove criticità si trovano nello schema di regolamento che deriva da quella legge.

Diventa un caso il regolamento della Provincia autonoma di Trento sulla medicina d’iniziativa, che fa leva su Big data e Intelligenza artificiale. (AboutPharma)

Se ne è parlato anche su altri media

Il tema pero’ fa da principe: il trasferimento dei dati verso l’estero, caratteristica del cloud – tanto da far dire a qualcuno ‘nazionalizziamo il cloud’ – puo’ portare alla deriva o dare una direzione alla vela. (Dire)

Infatti, mentre consultavano le proprie radiografie, 39 pazienti avrebbero potuto avere accesso all’elenco alfabetico di 74 altri assistiti. Ovviamente si è provveduto anche a correggere il bug, onde evitare futuri accessi non autorizzati ai dati dei pazienti. (BIZdigital)

L’Autorità Garante della protezione dei dati personali, composto da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza, nella newsletter n. 469 del 26 ottobre 2020, comunica che ha approvato il piano ispettivo per il secondo semestre 2020. (Ipsoa)

Il Garante, infine, ha fornito puntuali indicazioni per conformare il Disciplinare tecnico allegato al regolamento alle regole e alle garanzie in materia di protezione dei dati. Il Garante ha quindi richiamato la Provincia a trattare i dati nel rispetto delle norme di riferimento. (ilMetropolitano.it)

Parere dell’Autorità alla Provincia autonoma di Trento sulla medicina d’iniziativa. Lo schema di regolamento prevede inoltre l’acquisizione anche di dati relativi alle dipendenze, all’interruzione volontaria di gravidanza, alla maternità e ai registri tumori. (agenzia giornalistica opinione)

La replica del Garante. Questa volta Visco sulle pagine del quotidiano Domani con l’articolo “La strana idea di privacy che ci lascia in balia della pandemia” , pubblicato ieri, ha lasciaato intendere che è colpa della privacy la mancata gestione della seconda ondata. (Key4biz)