Unicredit: l'Opec non aumenterà la produzione di petrolio a gennaio

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Milano Finanza ECONOMIA

Come ha ammesso l'Aie, si tratta di un obiettivo in via di definizione che sarà probabilmente rivisto al ribasso in dicembre.

Tuttavia, è probabile che le principali sfide sorgano nel corso del primo trimestre dell'anno nuovo.

Se l'Opec applicasse la riduzione della produzione concordata la scorsa estate, e considerando una ripresa della produzione negli Stati Uniti e in Libia, l'offerta sarebbe di circa 97 milioni barili al giorno nel primo semestre del 2021”, sottolinea Campanella. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

Che ha portato a un altro dato positivo: "La curva dei ricoveri comincia ad andare verso l'appiattimento. Ora è tempo di abbassare la curva, con questi numeri e' molto difficile immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa o forme di aggregazione o raduni". (Yahoo Finanza)

Anche il prezzo del petrolio Brent ha subito una flessione. Prezzo del petrolio in discesa oggi, venerdì 27 novembre. (Money.it)

Per capirlo prendiamo in considerazione il rapporto di due banche, UniCredit e UBS, che tracciano un quadro della situazione che potrebbe verificarsi nel prossimo futuro. UniCredit: l'OPEC non aumenterà la produzione. (Investire.biz)

In agosto, l’organizzazione che riunisce 13 paesi esportatori di petrolio ha ridotto l'output di greggio di 2 milioni, a 7,7 milioni di barili al giorno rispetto ai livelli pre-Covid. (Teleborsa)

Finché il prezzo del greggio resterà sotto i 50 dollari, occorrerà prestare particolare attenzione alle scorte settimanali e alle reazioni dei produttori, soprattutto negli USA per il Wti. (FX Empire Italy)

Il momento in cui la OPEC+ dovrà decidere che fare a proposito dei tagli alla produzione di petrolio è ormai vicino e proprio ora tornano a galla fastidiosi dissidi interni che inducono un certo timore a proposito di quello che potrebbe essere il futuro della coalizione; la nascita di questi timori giunge a mercato proprio mentre il gruppo sta tentando il tutto per tutto per riequilibrare il mercato petrolifero globale assicurando al contempo maggiori entrate e quote di mercato a medio termine: questo è quanto affermano i tecnici di Goldman Sachs. (Commodities Trading)