25 Aprile, migliaia di genovesi in piazza per dire no al nazifascismo

25 Aprile, migliaia di genovesi in piazza per dire no al nazifascismo
Primocanale INTERNO

Tremila, forse cinquemila, di sicuro sono stati tantissimi e più degli altri anni i genovesi che oggi sono scesi in piazza per dire no al nazifascismo nel giorno del 25 Aprile, festa della Liberazione. La festa di tutti. Al corteo, partito da piazza della Vittoria e aperto dal gonfalone del Comune Genova, medaglia d'oro al valor militare per essersi liberato da solo, tante autorità, tanti sindaci, e il presidente della Regione Toti, al fianco dell'arcivescovo della città Tasca (Primocanale)

Ne parlano anche altre fonti

Il 25 aprile è davvero la festa di tutti, perché ci ricorda che sulle montagne ci furono persone di tante culture politiche e di tanti pensieri diversi. Questa festa deve quindi vederci uniti: non c’è nessun cittadino italiano che abbia meno diritto di altri di stare qua. (Imperiapost.it)

Da piazza della Vittoria a piazza Matteotti un corteo lunghissimo, affollato di persone di tutte le età, dai banbini con le famiglie a Nanda Bertini, 102 anni in carrozzina, che ha voluto esserci comunque, la manifestazione del 25 aprile si è conclusa in piazza Matteotti con i saluti istituzionali e l'orazione di Sergio Cofferati (La Repubblica)

Non aveva mai partecipato a una manifestazione per il 25 aprile, lo ha fatto a a 103 anni. Guglielma Bertini, nome di battaglia Partigiana Gianna, comandante della prima brigata partigiana femminile della Liguria, ha voluto esserci: "Voglio uscire, dire la mia, ora che i giovani rischiano di trovarsi di fronte alle guerre", ha detto al figlio Massimo Gagliardi, che l'ha accompagnata in piazza. (Genova24.it)

Toti: “Oggi è festa della pace che trova sostanza nella democrazia. Al fianco dello Stato d’Israele e del suo diritto di difendersi”

“Il 25 aprile 1945 – ha affermato Muzio nel suo intervento - segnò l’epilogo di un pezzo della nostra storia di cui la Resistenza fu protagonista: donne e uomini provenienti da storie, culture, estrazioni sociali le più diverse tra loro, ma che seppero unirsi e combattere insieme nel nome dell’ideale più grande, quello della libertà e della lotta al nazifascismo”. (Prima il Levante)

Le celebrazioni sono iniziate questa mattina alle 8 nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e al campo dei Caduti Partigiani dove è stata celebrata una Santa Messa in suffragio. (www.comune.genova.it - le notizie in Comune)

Mi risulta incredibile che qualcuno possa manifestare dalla parte di coloro che, in nome di una teocrazia o di una religione male interpretata, oggi sostengono chi nega alle donne ogni diritto, ritiene l’omosessualità un reato, l’esercizio di voto la mera conferma di quanto dettato dalla violenza delle milizie". (CittaDellaSpezia)