Salò, colombe industriali vendute come artigianali
I Carabinieri fanno sapere di aver sequestrato 80 colombe pasquali, che il titolare di una pasticceria di Salò aveva comprato da un’industria dolciaria torinese e poi messe in vendita – dopo averle riconfezionate con incarto ed etichetta propri – come fossero un prodotto artigianale. Il prezzo era inoltre tre volte superiore rispetto a quello di acquisto. Il titolare è stato denunciato per frode nell’esercizio del commercio. (gardapost)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Complessivamente, dettagliano i militari, sono state chiuse aziende, «sequestrati e distrutti alimenti del valore di circa 235.000 euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 65.000 euro». (Corriere)
Si avvicina Pasqua e il ministero della Salute, insieme al Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute hanno intensificato i controlli sui prodotti dolciari tipici della festività. Grazie all’attività dei controlli pasquali dei Nas sono stati ritirate oltre 2 tonnellate di uova di Pasqua e colombe. (QuiFinanza)
Video suggerito Stando a quanto emerso dalla indagini, i titolari avevano comprato le colombe da un’industria dolciaria torinese. (Fanpage.it)
In 25 strutture sono state riscontrate inosservanze, che hanno comportato la contestazione di violazioni amministrative, per lo più afferenti a carenze igienico sanitarie e strutturali nei locali adibiti a laboratori di preparazione dei prodotti da forno e pasticceria fresca/secca (presenza di muffa alle pareti, ragnatele e infiltrazioni, sporco vetusto, manutenzione carente e altro), nonché omesse informazioni ai consumatori in tema di ingredienti e allergeni. (ChietiToday)
E' accaduto a Salò con il titolare che aveva comprato i dolci da un'azienda piemontese. Altre 50 colombe sono state sequestrate in un'altra attività a Brescia, mentre in un altro forno i Nas hanno rinvenuto la presenza di 70 chili di cioccolato e 90 chili di prodotti dolciari scaduti, alcuni anche da diversi anni SALO'. (il Dolomiti)
Ore 17:26 ... I CARABINIERI hanno effettuato accertamenti a tappeto in tutte e cinque le province con sanzioni per un ammontare complessivo di 34mila euro. In provincia di Fermo i controlli hanno interessato 4 aziende e, anche in questo caso, 3 sono risultate irregolari. (Cronache Fermane)