Imprese:Cgia,si rischia un boom di fallimenti dall'autunno

Sky Tg24 ECONOMIA

- VENEZIA, 25 GIU - Il rischio che dal prossimo autunno torni ad aumentare in misura preoccupante il numero di fallimenti delle imprese è alquanto probabile.

A dirlo è l'Ufficio studi della Cgia di Mestre.

Molte attività commerciali e produttive rischiano di dover portare i libri in tribunale tra il deterioramento del quadro economico generale, ascrivibile al caro energia/carburante e all'impennata dell'inflazione, all'impossibilità di cedere i crediti acquisiti con il superbonus 110%, che ammontano a circa 4 miliardi di euro e ai mancati pagamenti della Pa nei confronti dei propri fornitori, che secondo l'Eurostat sono almeno 55,6 miliardi di euro

(Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – riferisce la Cgia – anche nei primi cinque mesi di quest’anno il numero dei fallimenti è in calo (-20,6%). A livello provinciale, infine, preoccupa la situazione di Verbano-CusioOssola, Latina, Ragusa, Trapani e Siracusa. (Radio RTM Modica)

Nei primi 5 mesi dell’anno, nel raffronto con lo stesso periodo del 2021, sia Veneto che Fvg hanno visto flettere il numero dei fallimenti Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche nei primi cinque mesi di quest’anno il numero dei fallimenti è in calo (-20,6 per cento). (Nordest Economia)

I mancati pagamenti della Pa rappresentano una vexata questio per cui già l’Italia è stata condannata dalla Ue Roma, 26 giu – Molte imprese rischiano la chiusura non per debiti propri ma per l’impossibilità di incassare i crediti. (Il Primato Nazionale)

Negli ultimi 10 anni, comunque, il numero massimo di fallimenti si è registrato nel 2014 (14.735 casi). Tuttavia è probabile, a detta dell’associazione di Mestre, che ad ottobre il trend possa decisamente cambiare in negativo. (la Città di Salerno)

Rischio boom di fallimenti fra le imprese polesane e venete. Negli ultimi 10 anni, comunque, il numero massimo di fallimenti in Veneto si è registrato nel 2015 (1.281 casi). (La Voce di Rovigo)

La Valle d'Aosta ha mantenuto lo stesso numero (3), mentre tutte le altre regioni evidenziano diminuzioni. In termini assoluti sono stati 3.133 gli imprenditori che hanno portato i libri in tribunale (-815 rispetto allo stesso arco temporale del 2021). (OssolaNews.it)