Coronavirus, calo a due cifre per la produzione industriale a marzo

Gazzetta di Parma ECONOMIA

La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, arretra in marzo del 9,0% rispetto allo stesso mese del 2019; in febbraio e' diminuita del 4,7% sui dodici mesi.

Nel primo trimestre 2020 la variazione della produzione industriale e' di -5,4% congiunturale (da -1,4% nel quarto 2019).

In Italia la caduta dell'attivita' stimata per marzo (-16,6%), se confermata dall'Istat, rappresenterebbe il piu' ampio calo mensile da quando sono disponibili le serie storiche di produzione industriale (1960) e porterebbe i livelli su quelli di marzo 1978.

La produzione industriale e' diminuita del 16,6% a marzo su febbraio, quando era arretrata del 2,6% su gennaio 2019.

Gli ordini in volume scendono del 7,6% in marzo su febbraio (-12,6% annuo), quando sono diminuiti dell'1,9% su gennaio (-2,7% annuo). (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altre testate

Lo rileva il centro studi di Confindustria nella sua anali rapida mensile sull'andamento della produzione industriale. Le prospettive per i prossimi mesi sono "più negative di quanto osservato nel primo trimestre: la variazione acquisita nel secondo è di -12,5% e la caduta dell'attività potrebbe raggiungere almeno il 15%. (Rai News)

E «le prospettive sono in forte peggioramento», rileva il centro studi diche nell'indagine rapida mensile sulla produzione industriale parla di impatto «devastante». La flessione nel trimestre è la maggiore registrata «da undici anni». (Il Gazzettino)

Fino a febbraio l’impatto delle misure di contenimento della diffusione in Italia del covid-19 risulta essere ancora limitato nell’industria. In Italia la caduta dell’attività stimata per marzo (-16,6%), se confermata dall’Istat, rappresenterebbe il più ampio calo mensile da quando sono disponibili le serie storiche di produzione industriale (1960) e porterebbe i livelli su quelli di marzo 1978. (QuiFinanza)

E’ necessario lavorare insieme, istituzioni e imprese, su una strategia per la ripartenza da varare con tempi industriali. “Per le aziende toscane lavorare in sicurezza è la priorità; la sicurezza dei nostri lavoratori viene prima di tutto: lo è sempre stata e lo sarà sempre” – dice il presidente di Confindustria Toscana Alessio Marco Ranaldo. (ArezzoNotizie)

E’ necessario lavorare insieme, istituzioni e imprese, su una strategia per la ripartenza da varare con tempi industriali. (SienaFree.it)

A gennaio erano aumentati di 0,2% nelle due zone. In Italia -0,6% rispetto a gennaio (-0,3%) e -3,8% rispettro a un anno prima. (Il Sole 24 ORE)