Schillaci, 'sms per aumentare adesione donne agli screening’
“Oggi è una giornata molto importante, vorrei ribadire però come l’Italia sia all’avanguardia nella terapia del tumore al seno da molti anni. Abbiamo una sanità che ha diverse velocità nella prevenzione, dopo il Covid c’è stato un incremento importante delle adesioni agli screening con le purtroppo solite differenze inaccettabili tra Nord, Centro e Sud. Oggi dobbiamo avere strumenti più moderni per ricordare gli screening, non solo lettere per posta ma anche gli sms, in accordo con le Regioni, per insistere un po’ di più. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Alcuni di questi appuntamenti, proposti con la collaborazione di Caos, Lilt e Saronno Point, saranno ospitati proprio dalla città di Saronno, come il “Caffè Onco – La psicanalisi intervista la medicina”, evento che si terrà in Sala Nevera (viale Santuario, 2) stasera, lunedì 22 aprile, dalle 20.30 alle 22.15. (Il Saronno)
Il microcredito, come si evince dal nome, è un genere di finanziamento costituito da piccole somme di denaro riservato a persone che non possiedono redditi alti e che, per tale ragione, non hanno diritto a finanziamenti tradizionali e più elevati. (Roba da Donne)
Abbiamo una sanità che ha diverse velocità nella prevenzione, dopo il Covid c’è stato un incremento importante delle adesioni agli screening con le purtroppo solite differenze inaccettabili tra Nord, Centro e Sud. (Adnkronos)
Marcello Cattani, presidente di Farmindustria: “Una ricerca che va sempre avanti e punta a rafforzare i risultati già ottenuti. Perché la salute della donna è una responsabilità di tutti” (Impresa Italiana)
Il ministro celebra la Giornata della Salute della Donna. Appello a rafforzare gli screening, sia sul fronte degli inviti delle Regioni che sensibilizzando le donne sull’importanza di aderire. Rinnovato l’impegno sulla sanità di prossimità, “affinché ogni donna, ovunque si trovi, possa ricevere le risposte adeguate”. (Quotidiano Sanità)
Rappresentano poco più della metà della popolazione, ma questo non impedisce che le donne siano cronicamente sottorappresentate negli studi clinici che studiano l’effetto dei farmaci e altri trattamenti sanitari. (Io Donna)
