Paolo Berlusconi porta le auto cinesi di Dongfeng in Italia: ha investito nel 10% del rivenditore ufficiale DF

Paolo Berlusconi porta le auto cinesi di Dongfeng in Italia: ha investito nel 10% del rivenditore ufficiale DF
Milano Finanza ECONOMIA

La casa cinese sta entrando sul mercato italiano con i primi modelli ed è in trattative con il ministro Adolfo Urso per iniziare a produrre in Italia, con l’obiettivo di realizzare 100 mila veicoli l’anno (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

Sembra tutto pronto per l’arrivo dei prodotti di Dongfeng in Italia. Non si tratterebbe di un interesse industriale, (la scorsa settimana si era parlato di colloqui con il governo, circostanza poi ridimensionata) ma in vista della distribuzione commerciale delle proprie automobili. (La Gazzetta dello Sport)

A fare da facilitatore potrebbe essere Paolo Berlusconi, che ha investito nel 10 per cento delle quote di DF Italia, il rivenditore ufficiale dei suv elettrici di lusso del gruppo. L'esecutivo starebbe da tempo lavorando con i cinesi per aprire una fabbrica da 100mila veicoli l'anno. (Today.it)

Il Costruttore con sede a Wuhan è addirittura uno dei quattro più importanti costruttori di tutta la Cina, insieme a Chang'an Motors, FAW Group, e SAIC Motor. (ilGiornale.it)

Paolo Berlusconi venderà le auto cinesi Dongfeng. Nasce la filiale italiana del gruppo

L’operazione ruota intorno alla srl Car Mobility, per il 90% controllata dalla Tailor Finance di Bruno Mafrici, ceo di Dongfeng Italia, e per la restante quota da Berlusconi. Si inizia salla Suv premium. (Quattroruote)

Mentre si dice che il colosso dell’auto cinese Dongfeng sia in trattativa con il governo italiano per aprire una fabbrica da 100mila veicoli l’anno, Paolo Berlusconi la accompagna sul mercato italiano, investendo nel 10% di DF Italia, il rivenditore ufficiale dei suv elettrici di lusso del gruppo. (Il Fatto Quotidiano)

Paolo Berlusconi entra a capofitto nel business dell’automotive. E lo fa acquisendo, tramite la sua holding Pbf, il 10% di Df Italia, quella che dovrebbe essere, secondo quanto riportato da Affari Italiani, la filiale del colosso cinese delle automobili Dongfeng, attivo anche con i marchi Voyah e Mhero. (Forbes Italia)