Uccide la compagna a coltellate: in passato un’altra aggressione, la perdita del lavoro e le cure psichiatriche

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Cologno al Serio. All'indomani del femminicidio di Cologno al Serio, emergono nuovi dettagli sulla vicenda che ha portato all'arresto del 45enne nigeriano Aimiose Osarumwense, accusato di omicidio volontario e portato in carcere in attesa dell'interrogatorio del Gip. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Treviglio, già nel 2013 l'uomo si era reso responsabile di lesioni aggravate nei confronti della compagna Joy Omoragbon, sua connazionale di 45 anni, uccisa giovedì pomeriggio (28 marzo) con diverse coltellate al torace in un monolocale di via Donizetti a Cologno al Serio, centro storico del paese. (BergamoNews.it)

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Uccide la compagna a coltellate. Nel 2013 l'aveva già minacciata: era stato denunciato per lesioni aggravate e sottoposto ad un tso. E' il dodicesimo femminicidio nel 2024 Osarumwense Aimios, 45enne di origine nigeriana, ha ucciso a coltellate la compagna Joy Omoragbon, 49 anni anch'essa nigeriana, al culmine di una lite avvenuta nell'abitazione in cui i due convivevano da circa 10 anni. (il Dolomiti)

Aveva problemi psichici e aveva già subito un Trattamento Sanitario Obbligatorio l'uomo, un nigeriano di 45 anni, che ieri ha ucciso a coltellate a compagna nel monolocale dove vivevano a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. (Adnkronos)

Ancora un femminicidio. Il delitto nella casa in cui la coppia, nigeriana, viveva da anni. (Today.it)

Quando ho risposto, mi hanno detto: 'Osa ha ucciso Joy'". "Giuro, non li conoscevo bene, ma non li avevo mai sentiti litigare - ripete convinto -, mai". (BergamoNews.it)

Alle 18, la corte di via Donizetti al civico 19 di Cologno al Serio, è tutta in ordine. Se non fosse per il cartello di sequestro giudiziario appiccicato sulla porta di un appartamento al secondo piano non si sospetterebbe che tre ore prima è avvenuto un omicidio. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Era stata la stessa convivente ad accompagnare l’uomo, per affrontare i problemi psichiatrici che l’uomo aveva evidenziato recentemente. Due giorni prima di uccidere la convivente si era recato in un centro Psico-sociale (Cps) della zona A. (LAPRESSE)