Elezioni europee, Vannacci capolista e Zaia non ci sarà: la Lega veneta fra imbarazzo e fastidio

Elezioni europee, Vannacci capolista e Zaia non ci sarà: la Lega veneta fra imbarazzo e fastidio
Corriere INTERNO

Lo psicodramma, durato mesi, sull’ipotetica «candidatura di bandiera» di Luca Zaia come capolista per la Lega alle Europee è finito nel momento in cui Matteo Salvini ha annunciato che il capolista, ovunque, sarà il controverso generale Roberto Vannacci. A lui spetterà l’impresa di rosicchiare qualche voto in più per la Lega, non a Zaia che, peraltro, ha ripetuto fino allo sfinimento di voler restare in Veneto per il rush finale di quello che, con ogni probabilità, sarà il suo ultimo mandato. (Corriere)

La notizia riportata su altri giornali

Sono certo che la sua presenza aiuterà elettoralmente la Lega. Dopo il gelo nella Lega arriva il sarcasmo di uno dei suoi alleati, nonché ministro della Difesa, per la candidatura di Roberto Vannacci, da indipendente nelle fila del Carroccio alle prossime europee. (la Repubblica)

Per lui, per la Lega e per l'esercito". "Era chiaro da mesi che lo avrebbe fatto. (Adnkronos)

E, non a caso, nel pomeriggio, intervistato in radio a Un giorno da pecora, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ci va giù pesante: «Spero possa contribuire a fare delle liste forti e ad ottenere un buon risultato per la Lega, io sono molto contento dei candidati proposti in Friuli Venezia-Giulia, candidature di valore ed espressione del mio territorio. (Corriere)

L’ironia di Crosetto: Vannacci sarà eletto alle Europee, un bene per l’esercito…

Lo dichiara il generale Roberto Vannacci dopo l’annuncio da parte del vice premier Matteo Salvini. "Sono contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere il nome del generale Vannacci", aveva detto il leader leghista presentando il suo libro a Milano a poche centinaia di metri dal corteo per festeggiare la Liberazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di Claudio Bozza Il ministro della Difesa e la corsa per Bruxelles del generale sospeso per 11 mesi dopo le «farneticazioni» nel libro Il mondo al contrario: «Una scelta win-win. Per lui, per la Lega e per l’esercito» (Corriere della Sera)

– “Era chiaro da mesi che lo avrebbe fatto. Sarà certamente eletto e le istituzioni europee potranno godere del suo contributo di idee e valori. (Agenzia askanews)