Un suicidio ogni 3 giorni, il dramma delle carceri nel dossier di Antigone

Il Sole 24 ORE INTERNO

Dall’inizio dell’anno 29 detenuti si sono tolti la vita in carcere con una media di 1 ogni 3 giorni. Una tendenza che, se confermata, assegna al 2024 il titolo di anno nero per le strutture penitenziarie, superando anche il 2022 quando dietro le sbarre si uccisero 84 persone. A illustrare il dato in audizione sul Rapporto sulla situazione carceraria 2023 in commissione Diritti umani al Senato sono stati i volontari di Antigone, l’associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale” che a breve presenterà il rapporto intitolato “Nodo alla gola” proprio per richiamare l’attenzione su quella che viene definita una “vera e propria emergenza”. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Cinque milioni per combattere il male oscuro di chi sta dietro le sbarre: parlano gli addetti ai lavori. (Avvenire)

Questa prevede alle ore 12.00 – contestualmente alle altre regioni – la lettura dei nominativi dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria che si sono suicidati, deceduti per malattia ed altre cause da accertare, in questo funesto 2024. (StrettoWeb)

Alle ore 12.00, contestualmente in tutte le regioni, si darà lettura dei nominativi dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita, nonché dei nominativi dei detenuti deceduti per malattia ed altre cause da accertare. (Calabria 7)

E del resto il Guardasigilli Carlo Nordio ha sempre messo le mani avanti, da quando ha preso posto a via Arenula: costruire nuove carceri, in Italia, «è molto difficile, ci sono tanti vincoli..». Non sarà un’impresa facile. (ilmessaggero.it)

detenute presenti in Calabria per l’iniziativa indetta dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali sono tolti la vita, nonché dei nominativi dei detenuti deceduti per malattia ed altre cause da accertare. (Approdo Calabria)

Costruire nuove carceri, in Italia, «è molto difficile, ci sono tanti vincoli..». Di fronte all'emergenza sovraffollamento però - con un indice che sfiora il 129 per cento e la violenza che monta dietro le mura, tra suicidi in crescita e incidenti tra detenuti e agenti penitenziari - il governo si trova costretto a muoversi. (Certa stampa)