Mantova, profughi armeni di notte a piedi in autostrada

Sei uomini di origine armena sono stati sorpresi, poco dopo la mezzanotte, a camminare sull’aiuola spartitraffico dell’autostrada del Brennero, nel territorio di San Giorgio.

È evidente che devono aver viaggiato a bordo di un camion che nei pressi del casello di Mantova Nord li ha scaricati.

A bordo del Tir e probabilmente all’interno di un container devono aver viaggiato per molte ore.

Si tratta di uomini la cui età varia dai 25 ai 35 anni di età. (La Gazzetta di Mantova)

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Ma l’aspetto davvero inquietante della vicenda è che il 25enne è stato condannato, poco tempo fa, a due anni e sei mesi per estorsione ai danni dello stesso anziano. «Mi devi risarcire»: e vista la resistenza dell’anziano s’era preso i soldi, circa cinquecento euro, per poi dargli una spinta. (La Gazzetta di Mantova)

La pubblicazione prosegue con un’analisi dei cosiddetti reati spia, vale a dire di tutti quei delitti che sono indicatori di violenza di genere (come lo stalking, i maltrattamenti in famiglia e le violenze sessuali). (La Gazzetta di Mantova)

Gli sconti, mediamente del 40% e anche oltre, sono assicurati per i clienti, ma l’emergenza Covid e le contestuali limitazioni imposte per la zona rossa in cui si trovano le province lombarde, costituiscono un grave problema per i negozianti. (La Gazzetta di Mantova)

Per finire Stradoni ha ricordato che dalla prossima settimana il Poma diventa hub materno-infantile e sarà possibile garantire tutta la filiera parto anche per le gravide positive al Covid. Ieri mattina il direttore generale dell’Asst di Mantova, Raffaello Stradoni, ha fatto il consueto punto del mercoledì sul profilo Facebook dell’azienda socio sanitaria. (La Gazzetta di Mantova)

Le attività investigative stanno ora proseguendo allo scopo di verificare se siano stati commesse violazioni di carattere penali che puniscono l’induzione, il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. (La Voce di Mantova)

Un intervento finanziato con 220 mila euro provenienti da un fondo per la tutela del patrimonio del Ministero dei beni culturali. Ai 500 mila euro provenienti dai fondi post sisma, decisivi per le opere di riparazione dei danni e miglioramento sismico, si è aggiunto in queste settimane un nuovo contributo. (La Gazzetta di Mantova)