Consiglio Federale, approvato il piano strategico. Casini spiega il sì della Lega Serie A

TUTTO mercato WEB SPORT

Consiglio Federale, approvato il piano strategico. Casini spiega il sì della Lega Serie La Lega Serie A, nel consiglio federale di oggi, ha votato sì al piano strategico della FIGC, ma secondo quanto riportato da Gazzetta.it ha anche ribadito determinate condizioni sul proprio futuro. Dal punto di vista finanziario, l’accoglimento di circa l’80% delle proprie richieste ha spinto i tre membri della Lega Serie A presenti in via Allegri a non contrastare - anche per una questione di responsabilità istituzionale - questa parte della riforma voluta da Gravina, che sarebbe comunque passata. (TUTTO mercato WEB)

Su altri giornali

Anche la A sa che esiste questo problema. Abbiamo manifestato disagio circa questo cambio di rotta quando i precedenti documenti avevano affermato un principio diverso rendendo tutto omogeneo tra le diverse leghe". (Tutto Juve)

Si è tenuto quest’oggi il Consiglio Federale della FIGC, a cui ha partecipato anche la Lega B, che ha preso una scelta che ha suscitato scalpore. La Lega del campionato cadetto, infatti, si è astenuta dal votare le riforme del calcio italiano discusse oggi, con l’unanimità dei 20 club iscritti (tra cui la Sampdoria) sulla decisione. (Samp News 24)

Il Consiglio Federale approva il piano strategico. Si astiene la Serie B (TUTTO mercato WEB)

Lo ha detto Lorenzo Casini, presidente della Lega di serie A uscendo dal consiglio federale. (Tutto Juve)

Nell'ambito del Consiglio Federale odierno la Lega B ha espresso una posizione di astensione costruttiva nella votazione per l'approvazione del piano strategico della Federcalcio, ritenuto nella sua versione definitiva ampiamente al di sotto delle sue iniziali ambizioni. (picenotime.it)

Il consiglio federale ha approvato il piano strategico della Figc per il calcio italiano. Tutti favorevoli, compresa la Serie A, e un astenuto (la Serie B di Balata). Deliberati i principi e i nuovi parametri economici finanziari che rendono più severi gli obblighi dei club, con l'indice di liquidità, l'indicatore di indebitamento e quello costo del lavoro allargato che saranno ammissivi per la Serie B e C, mentre per la A la si è optato per un allineamento verso la disciplina Uefa. (Milan News)