Da Ikea a Zara ed Esselunga, aumento di 240 euro ai lavoratori del grande retail

Da Ikea a Zara ed Esselunga, aumento di 240 euro ai lavoratori del grande retail
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Il Sole 24 ORE INTERNO

Anche per i 220mila lavoratori della distribuzione moderna e organizzata è in arrivo un aumento di 240 euro. Dopo che sono stati rinnovati i contratti di Confcommercio, Confesercenti e Distribuzione cooperativa, ieri Federdistribuzione ha raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro con i sindacati di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. L’accordo chiude un lungo percorso negoziale e il cerchio di tutti i contratti del commercio che erano scaduti alla fine del 2019. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Dopo un confronto a tratti molto acceso, che meno di un mese fa aveva portato alla proclamazione di uno sciopero durante il sabato di Pasqua, il percorso negoziale si è concluso con un accordo che, a detta di Federdistribuzione, “dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno”. (Food)

Le trattative con la distribuzione moderna organizzata sono state portate avanti con maggiore fatica, e c’è stato anche un momento di rottura, il 30 marzo 2024, seguito da uno sciopero unitario delle tre confederazioni sindacali. (la Repubblica)

Questo accordo introduce importanti novità per i lavoratori del settore, si stima che il suddetto CCNL si applica a circa 3 milioni di lavoratori. (BergamoNews.it)

Distribuzione Moderna Organizzata, riparte la trattativa con Federdistribuzione per il rinnovo del contratto

"Dopo un confronto costruttivo tra le parti, si è concluso il percorso negoziale con un accordo che dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno", si legge in una nota di Federdistribuzione. (LA STAMPA Finanza)

Ma quali sono i motivi alla base della protesta? Quanti lavoratori sono coinvolti? Cosa potrebbe succedere? Ne abbiamo parlato con Paolo Andreani, segretario generale Uiltucs, la Uil del terziario. Un contratto che non viene rinnovato dal 2019, con i salari sempre uguali, nonostante l’aumento costante del costo della vita. (Today.it)

Dopo la rottura delle trattative e lo sciopero dello scorso 30 marzo, oggi ripartono le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata, scaduto nel 2019 e che interessa oltre 220mila lavoratrici e lavoratori dipendenti dalle imprese associate a Federdistribuzione. (Il Diario del Lavoro)