Medicina di genere, così si differenzia l’infarto negli uomini e nelle donne

Medicina di genere, così si differenzia l’infarto negli uomini e nelle donne
Corriere SALUTE

L’infarto miocardico è la prima causa di morte nelle donne, tra i motivi proprio la difficoltà a diagnosticarlo. Antonella Viola: «Tra uomini e donne ci sono differenze sia nelle patologie che nei sintomi e nelle cure» (Corriere)

Se ne è parlato anche su altri media

A organizzare l’importante giornata di confronto multidisciplinare è l’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Lucca con la “Commissione medicina di genere” e la commissione “Pari opportunità” della Provincia. (LA NAZIONE)

Il Forum "Ricerca Clinica e malattie cardiovascolari nella donna", tenutosi il 19 aprile al Monzino, è stata l’occasione per affrontare un’importante tematica: il gender gap nella cura delle malattie cardiache. (Cardiologico Monzino)

Se ci si vuole prendere davvero cura delle donne è necessario abbandonare il cosiddetto "approccio a bikini", cioè quella tendenza a concentrarsi prevalentemente solo sul seno e sul sistema riproduttivo. (la Repubblica)

STOP ALL’APPROCCIO “A BIKINI” ALLA SALUTE FEMMINILE Cardiologia

Nella storia il corpo maschile è sempre stato più studiato rispetto a quello femminile, nella convinzione che le malattie si manifestassero e sviluppassero allo stesso modo. Di questa scienza, che indaga le differenze nell'insorgenza e progressione delle malattie tra pazienti di sesso diverso, si è parlato durante la conferenza “Il cuore e la mente delle donne”, introdotta alla Sala Montelupo di Domagnano dal segretario alla Sanità Mariella Mularoni. (San Marino Rtv)

Basta salire in macchina e allacciarsi la cintura di sicurezza per avere una prova di cosa significhi un mondo “a misura di uomo”. (La Repubblica)

Il gender gap nella cura delle malattie del cuore è al centro del Forum Monzino “Ricerca Clinica e malattie cardiovascolari nella donna”: il dosaggio di tutti farmaci per il cuore è calcolato per un giovane maschio di 70 kg di peso, ignorando le specificità delle donne, che negli studi clinici farmacologici sono rappresentate per meno del 40%. (italiasalute)