La Cina caccia i “minatori” di Bitcoin e inizia l’esodo verso il Texas. E il valore della criptovaluta crolla del 10 per cento

La Stampa ECONOMIA

Ma si sa, il mondo delle criptovalute non è nuovo a oscillazioni sorprendenti

Anche altre regioni hanno bandito il mining: lo Xinjiang e le provincie di Qinghai e Yunnan.

Il Texas è molto appetibile agli occhi dei miners grazie ai costi dell’energia che offre, che sono tra i più bassi al mondo.

Negli ambienti delle criptovalute si parla già di «grande migrazione del mining» e la destinazione che i minatori vogliono raggiungere è il Texas. (La Stampa)

Su altri media

Kiyosaki è in attesa di un buy-in a 24.000$. Come riportato da Cointelegraph, nel fine settimana BTC si è mosso con qualche difficoltà Bitcoin (BTC) potrebbe assistere a una crescita fino a 450.000$ entro la fine del 2021, mentre un valore di appena 135.000$ sarebbe soltanto “lo scenario più negativo”. (Cointelegraph Italia)

Tuttavia, negli ultimi anni, le persone si sono spostate per scambiare le monete digitali su piattaforme over-the-counter e persino scambi offshore. Per approfondire Bitcoin e inquinamento tra mito e realtà: il 40% dei consumi da energie rinnovabili Leggi lo scenario (Il Sole 24 ORE)

Il nostro consiglio è pertanto di prestare parecchia attenzione alle tre criptovalute appena quotate. Tutte condizioni ideali per chi vuole fare trading con gli strumenti giusti (Criptovaluta.it)

A fine maggio, il Financial Stability and Development Committee del Consiglio di Stato ha deciso di limitare il mining di Bitcoin (BTC) a fronte delle preoccupazioni sui rischi finanziari. La dichiarazione di AgBank è la prima rilasciata da una banca statale cinese in linea con il tenore della rinnovata gamma di misure anti-crypto di quest’anno. (Cointelegraph Italia)

Non finisce qui: molte "miniere" di bitcoin nella provincia del Sichuan sono state chiuse domenica, dopo che le autorità locali hanno ordinato di fermare tutte le attività. Questa volta la Cina ha deciso di fare sul serio, mettendo il bitcoin al bando una volta per tutte. (Milano Finanza)

Pesa il giro di vite sul mining da parete della Cina che, stando a quanto risulta da alcune indiscrezioni, si sarebbe diffuso nella province sudooccidentale di Sichuan. Secondo il quotidiano del partito comunista Global Times, più del 90% della capacità di mining della Cina sarebbe stata ormai interrotta. (Finanzaonline.com)