Gaza, 27 morti per i raid israeliani a Rafah. Biden sente Netanyahu (che ora teme il mandato d’arresto dall’Aja)

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Mentre l’esercito israeliano ha approvato i nuovi piani militari per l’operazione di terra a Rafah – data per “imminente” – nella città al Sud della Striscia di Gaza continuano i raid di Tel Aviv: almeno 27 palestinesi sono stati uccisi, tra cui molti bambini e donne, negli attacchi notturni a Rafah e Gaza City, secondo quanto riporta Al Jazeera. Intato Joe Biden, in una telefonata con il premier israeliano, ha ribadito “l’incrollabile sostegno americano alla sicurezza di Israele” ma anche “la sua chiara posizione” su Rafah. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Non c'è modo per ora di capire più di quello che suggerisce un Blinken, in genere poco simpatetico, con una frase diretta: la proposta di Israele per un accordo che consenta di riavere fra le braccia i rapiti è «straordinariamente generosa», e la responsabilità di un rifiuto sarà tutta di Hamas. (ilGiornale.it)

Lo ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.“Gli insediamenti sono illegali di per sé. Gli insediamenti sono un ostacolo alla soluzione dei due stati”, ha dichiarato Guterres ai giornalisti presso le Nazioni Unite. (Agenzia askanews)

Diplomazie al lavoro per far accettare ad Hamas la proposta di Israele di cessate il fuoco a Gaza di 40 giorni in cambio della liberazione di 33 ostaggi e del contestuale rilascio di detenuti palestinesi (Il Sole 24 ORE)

Israele spinge nelle mani di Hamas le sorti della popolazione della Striscia di Gaza ammassata a Rafah. (Il Fatto Quotidiano)

Fonti diplomatiche dello ‘Stato ebraico’ hanno fatto sapere che la delegazione israeliana non si presenterà al Cairo fino a quando Hamas non avrà fornito una risposta all’offerta avanzata nelle scorse ore di una tregua lunga 40 giorni e il rilascio di migliaia di prigionieri palestinesi dalle carceri di Tel Aviv in cambio della liberazione degli ultimi 33 ostaggi considerati ancora in vita. (Il Fatto Quotidiano)

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, che "l'idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile. (Il Messaggero Veneto)