VIDEO|Privacy e libertà, non c'è antitesi: Guido Scorza (Garante privacy) a colloquio con l'avvocato Andrea Lisi (Anorc)

Dire ECONOMIA

Tutto sta andando verso il cloud: anche i piani triennali della PA sono all’insegna del ‘cloud first’.

Il tema pero’ fa da principe: il trasferimento dei dati verso l’estero, caratteristica del cloud – tanto da far dire a qualcuno ‘nazionalizziamo il cloud’ – puo’ portare alla deriva o dare una direzione alla vela.

– Spezzare l’antitesi tra il diritto alla privacy e la libera circolazione di una informazione e’ la battaglia condotta da Guido Scorza (neo componente dell’Autorita’ garante per la protezione dei dati personali). (Dire)

Su altri giornali

Parere dell’Autorità alla Provincia autonoma di Trento sulla medicina d’iniziativa. Sì condizionato del Garante privacy su uno schema di regolamento della Provincia autonoma di Trento riguardante la medicina di iniziativa nel servizio sanitario provinciale. (agenzia giornalistica opinione)

Il Garante ha quindi richiamato la Provincia a trattare i dati nel rispetto delle norme di riferimento. Il Garante, infine, ha fornito puntuali indicazioni per conformare il Disciplinare tecnico allegato al regolamento alle regole e alle garanzie in materia di protezione dei dati. (ilMetropolitano.it)

Ecco i paletti dell’Authority. Più cautela nell’uso degli algoritmi per individuare i pazienti a rischio. Diventa un caso il regolamento della Provincia autonoma di Trento sulla medicina d’iniziativa, che fa leva su Big data e Intelligenza artificiale. (AboutPharma)

La replica del Garante. Così il Garante privacy, Pasquale Stanzione, replica a Vincenzo Visco, che per l'ennesima volta si scaglia contro l'operato dell'Autorità. (Key4biz)

L’Autorità Garante della protezione dei dati personali, composto da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza, nella newsletter n. 469 del 26 ottobre 2020, comunica che ha approvato il piano ispettivo per il secondo semestre 2020. (Ipsoa)

Infatti, mentre consultavano le proprie radiografie, 39 pazienti avrebbero potuto avere accesso all’elenco alfabetico di 74 altri assistiti. Ovviamente si è provveduto anche a correggere il bug, onde evitare futuri accessi non autorizzati ai dati dei pazienti. (BIZdigital)