SCIOPERO DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA SABATO 30 MARZO, I SINDACATI PENSIONATI SPI CGIL E UILP UIL INVITANO A BOICOTTARE LA SPESA E GLI ACQUISTI

CGIL Modena INTERNO

I sindacati pensionati Spi Cgil e Uilp Uil di Modena invitano tutti i propri iscritti e iscritte ad astenersi dagli acquisti in occasione dello sciopero della Distribuzione Moderna Organizzata sabato 30 marzo. Lo sciopero è indetto unitariamente dai sindacati di categoria Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil contro la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale Federdistribuzione, scaduto da oltre 4 anni. (CGIL Modena)

La notizia riportata su altri giornali

Questa è la naturale conseguenza del meccanismo di scrittura delle causali dei rapporti a termine introdotto lo scorso anno dal Dl 48/2023. (NT+ Lavoro)

Bocciato l’emendamento al decreto milleproroghe per estendere ulteriormente la scadenza, dal 1° aprile lo smart working potrà essere concesso dal datore di lavoro solo in base a esigenze aziendali. Dal 31 marzo infatti lo stop arriverà anche per genitori con figli minori di 14 anni e lavoratori fragili. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Stop all’attività delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese che applicano il contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata alla vigilia di Pasqua, Domani, sabato 30 marzo a Palermo si asterranno dal lavoro questa categoria di dipendenti. (BlogSicilia.it)

Sindacati e lavoratori sul piede di guerra dopo la rottura dei negoziati con Federdistribuzione per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro, scaduto dal 2019. L’accordo sfumato – a ridosso delle festività pasquali – ha portato alla proclamazione dello sciopero nazionale per sabato 30 marzo e «la mancata disponibilità al lavoro per i giorni del 31 marzo e 1 aprile per tutti i lavoratori operanti nelle aziende del comparto dell’intero territorio della Regione Sardegna», come annunciato dalle segreterie sarde delle sigle coinvolte. (L'Unione Sarda.it)

Niente accordo sul contratto nei supermercati alimentari e non aderenti a Federdistribuzione: domani è sciopero anche in Umbria (TuttOggi)

Questo contratto riguarda oltre 240 mila lavoratrici e lavoratori dipendenti dalle imprese associate a Federdistribuzione. Dopo una lunga trattativa, che avrebbe dovuto portare alla sottoscrizione del tanto atteso rinnovo contrattuale, Federdistribuzione ha avanzato una serie di pretese irrealistiche, tese a far naufragare la firma del CCNL e ad annullare diritti da anni acquisiti dalle lavoratrici e dai lavoratori. (LaVoceDiAsti.it)