Aviaria, 'casi umani sottostimati': per esperte si rischia pandemia

Aviaria, 'casi umani sottostimati': per esperte si rischia pandemia
Tiscali Notizie SALUTE

I casi umani di aviaria sono sottostimati. E "se molti lavoratori delle aziende lattiero-casearie contraggono l'H5N1", il virus aviario che circola tra le mucche in diversi stati Usa, "rischiamo una pandemia". Jennifer B. Nuzzo, Lauren Sauer e Nahid Bhadelia, tre accademiche americane, lo scandiscono a chiare lettere in un intervento pubblicato sul 'Washington Post'. Le misure "giustamente disposte" dal Dipartimento dell'Agricoltura per evitare che l'influenza aviaria si diffonda tra gli allevamenti bovini anche in altri stati del Paese, avvertono le tre esperte, "potranno ben poco contro la minaccia principale che l'H5N1 rappresenta per l'uomo: l'infezione dei lavoratori" delle imprese colpite. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri media

Nuzzo, Lauren Sauer e Nahid Bhadelia, tre accademiche americane, lo scandiscono a chiare lettere. I casi umani di aviaria sono sottostimati. (Il Giornale d'Italia)

È importante che siano monitorati e ricevano cure, se necessario”. Molte di più, però, sono state esposte ad animali infetti e sono potenzialmente a rischio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una preoccupazione legata alla sottostima dei casi che potrebbe “generare una nuova pandemia”. A handout undated picture released on March 2024 by the Chilean Antarctic Institute (INACH) shows researchers checking the territory following the detection of positive cases of Highly Pathogenic Avian Influenza (H5N1) in Antarctica, during the LX Antarctic Scientific Expedition (ECA 60) organized by the INACH. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Aviaria nelle mucche, l'Oms: “Evitare il latte crudo”

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Il virus dell’influenza aviaria H5N1, responsabile dell’epidemia nei bovini da latte in corso negli USA, “finora non mostra segni di adattamento alla diffusione tra gli esseri umani, ma è necessaria una maggiore sorveglianza“. (MeteoWeb)

Il consiglio permanente dell'Oms in tutti i Paesi è di consumare latte pastorizzato». Il virus dell'influenza aviaria H5N1, responsabile dell'epidemia nei bovini da latte in corso negli Usa, «è stato rilevato nel latte crudo negli Stati Uniti, ma i test preliminari mostrano che la pastorizzazione uccide il virus. (La Stampa)