Brusaferro (Iss): «Dovremo vivere un Natale in dimensione Covid»

Il Messaggero INTERNO

(LaPresse) "Dovremo vivere un Natale in dimensione Covid.

Così il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale.

Con questi numeri è impossibile immaginare spostamenti di massa".

(Il Messaggero)

La notizia riportata su altre testate

Il presidente dell‘Istituto Superiore di Sanità, però, ha poi parlato anche delle imminenti festività. Stamattina il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa al Ministero della Salute, ha commentato i dati in Italia tra il 16 e il 22 novembre. (SoloDonna)

E' presto insomma per sperare in misure meno restrittive, soprattutto per le festività che sono state state definite "in dimensione Covid". A certificarlo è l'Istituto Superiore di Sanità: se è vero che l'Rt scende a 1,09, rimane molto alta l'incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti. (TGR – Rai)

Un Natale diverso e niente sci. In ogni caso per Brusaferro "il Natale avrà una sua unicità" perché questo è il tempo di "abbassare la curva. "In Italia la curva sta decrescendo sia per quanto riguarda i casi sintomatici sia per quanto riguarda i casi positivi". (Tiscali Notizie)

Con questi numeri è molto difficile immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa, aggregazioni e raduni" in particolare di persone che provengono da quadri epidemiologici diversi. "Il Natale avrà una sua unicità" ma questo è il tempo di "abbassare la curva. (L'Unione Sarda.it)

Con questi numeri è impossibile immaginare forme di aggregazione o raduni”, ha dichiarato Brusaferro rispondendo ad una domanda sul Natale nel corso della conferenza stampa dell’ISS. La conferenza stampa dell’ISS del 28 novembre sui dati del monitoraggio pubblicato nella giornata del 27 novembre. (News Mondo)

Perché "la curva si appiattisce ma è ancora molto significativa, e se non decresce molto rapidamente diventa un fattore critico. Porte chiuse anche alle settimane bianche: "I numeri attuali dell'epidemia ancora non sono compatibili con l'apertura degli impianti sciistici. (AGI - Agenzia Italia)