25 aprile, Mattarella "Senza memoria non c'è futuro"

25 aprile, Mattarella Senza memoria non c'è futuro
Il Sole 24 ORE INTERNO

"Occorre - oggi e in futuro - far memoria di quelle stragi e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c'è futuro". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la celebrazione della festa della liberazione a Civitella Val di Chiana.(ITALPRESS). fonte: quirinale (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

(Adnkronos) – In attesa dell’annuncio ufficiale della sua candidatura alle europee, sui social spuntano già i primi ‘bigliettini’ elettorali con il nome di Giorgia Meloni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La dirigenza alla ricerca del sostituto dell’attuale allenatore, per la prossima stagione. Ci sono due ex giocatori viola tra i candidati (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)

Scarica la foto (Quirinale)

Usa 2024: guerra o pace, l’America al bivio

Poi le note dell'Inno d'Italia che risuonano mentre qualcuno tra la folla grida "Viva la Costituzione": è così che Civitella in Val di Chiana (Arezzo) ha accolto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che l'ha scelta per celebrare il 79esimo anniversario della Festa della Liberazione nazionale. (RTL 102.5)

Nel giorno della Festa della Liberazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Civitella Val di Chiana, in provincia di Arezzo, per ricordare le vittime innocenti dell’eccidio nazista avvenuto in occasione della festività dei Santi Pietro e Paolo il 29 giugno del 1944. (LAPRESSE)

Usa 2024 – L’invasione dell‘Ucraina da parte della Russia, la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e il botta e risposta tra Israele e Iran: per il Washington post, segnano “un disperato allineamento tra Russia, Cina, Iran e Corea del Nord”, con il minimo comune denominatore politico della ricerca d’un nuovo ordine mondiale alternativo, ma anche con reciproci sostegni militari ed economici: Pechino, Teheran e Pyongyank non applicano sanzioni contro Mosca; e i droni iraniani lanciati contro Israele sono gli stessi che la Russia ogni notte lancia contro l’Ucraina, che non ha, o non ha più, i mezzi per difendersene, perché Washington da sei mesi non le fornisce armamenti. (Giampiero Gramaglia – Gp News)