Poste, Giorgetti: se il Mef cede la sua quota, introiti per circa 4,4 miliardi

Italia Oggi ECONOMIA

Il dossier dismissione di Poste è caldo e il governo ha bisogno di risorse fresche proveniente dal pacchetto di cessione delle quote delle partecipate. Le operazioni di dismissione che il governo metterà in atto, per avere un introito di circa 20 miliardi in tre anni, come riporta la Nadef “non prevedono, in nessun caso, la cessione del controllo da parte del Mef sulle società interessate, ma solo di quote di minoranza, in linea con le più recenti esperienze realizzate nel nostro paese”, ha detto il ministro dell’economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in audizione nelle Commissioni bilancio e trasporti della Camera sull’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel capitale di Poste italiane Spa (Italia Oggi)

Su altre testate

Lo Stato potrà mantenere per un periodo il 51% del capitale di Poste Italiane e, anche quando scenderà fino al 35%, conserverà il controllo del gruppo. Oggi il Tesoro detiene quasi il 65% della società, fra partecipazione diretta (29,3%) e indiretta, tramite la controllata Cassa Depositi e Prestiti (35%). (Corriere della Sera)

La Nadef 2023 prevede, infatti che la dismissione delle società partecipate dello stato possano generare in tre anni risorse per 20 miliardi di euro, ma non contempla che ci possa essere la cessione del controllo. (Economy Magazine)

La privatizzazione, con una variazione dell’assetto azionario di Poste Italiane «non cambia» il ruolo di Poste né la strada tracciata con il nuovo piano strategico al 2028, ha sostenuto l’ad di Poste Italiane, Del Fante, escludendo ricadute sull’azienda Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Laddove si procedesse alla cessione dell'intera partecipazione direttamente detenuta dal Mef, ferme rimanendo le valutazioni che potranno essere effettuate in merito al mantenimento della partecipazione pubblica maggioritaria nel capitale, il controvalore desunto sulla base dei più recenti dati di mercato disponibili potrebbe ammontare a circa 4,4 miliardi". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

TERMOLI. In occasione della visita presso il Centro Logistico di Termoli il Segretario della CISL Antonio D’Alessandro ha parlato del Piano Industriale 2024-2028 presentato da Poste Italiane Spa il 20 marzo. (Termoli Online)

“Il piano dell'esecutivo – spiega il dirigente sindacale – di dismettere l'intera quota azionaria di Poste oggi in suo possesso, confermata dal ministro Giorgetti, è una decisione scellerata che non risponde neanche agli obiettivi enunciati, di fronte alla quale proseguiremo ogni azione di contrasto utile a fermare un progetto insensato”. (Collettiva.it)