Schlein's list. Il Pd alle Europee va un po' di qui e un po' di là (di A. De Angelis)

L'HuffPost INTERNO

Va bene (a chi piace) la logica delle figurine – le chiamano, perché è più chic, “candidature civiche” – ma che c’azzeccano, l’una con l’altra? L’una è Cecilia Strada, ultrapacifista, mettete i fiori nei vostri cannoni, anche a Kiev, un po’ terzomondista, molto accogliente, nel senso di “accogliamoli tutti”, che menò tanto scandalo sui decreti Minniti. L’altra è la nostra cara amica Lucia Annunziata, filo americana, che la guerra la conosce, l’ha raccontata, sa che geopolitica e sicurezza si fanno con soldi, sangue, realpolitik e non favolette, che su Israele la pensa come Piero Fassino e che, da direttrice di questo giornale, sostenne il governo Gentiloni sull’immigrazione. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

ROMA. «Non siamo all’Isola dei famosi, non è un contest televisiv… (La Stampa)

Le resistenze della minoranza erano messe in conto. Perché il 99% degli euro parlamentari uscenti al congresso si erano schierati con Stefano Bonaccini e dunque se si vuole rinnovare la squadra è chiaro che i primi a pagare saranno loro. (Liberoquotidiano.it)

Roma, 28 mar. Le candidature verranno varate dalla direzione che si terrà intorno a metà aprile e sono ancora parecchie le questioni da mettere a punto. (Agenzia askanews)

Liste competitive aprendo anche al civismo sì, ma non a danno degli uscenti e, tra loro, soprattutto delle donne. Dentro il Pd il dibattito sulle scelte da compiere in vista delle prossime elezioni europee è acceso. (Corriere della Sera)

Di Maria Teresa Meli Non c’è ancora l’accordo sulle liste per le elezioni europee. La segretaria del Partito democratico: su Salis ci stiamo pensando (Corriere della Sera)

Che come sempre quando la questione è delicata, ha affidato il dossier al suo "uomo macchina" nella segreteria, il responsabile Organizzazione dem Igor Taruffi. Una matassa tutt'altro che facile da sbrogliare, per la segretaria dem. (ilmattino.it)