Se ne riparla dopo Pasqua. Con l'auspicio che nel frattempo i nodi si siano allentati. Si sono lasciati così, Elly Schlein e Stefano Bonaccini, dopo quasi tre ore di confronto giovedì mattina al Nazareno. Sul tavolo, la questione delle liste Pd per le Europee. Una matassa tutt'altro che facile da sbrogliare, per la segretaria dem. Che come sempre quando la questione è delicata, ha affidato il dossier al suo "uomo…
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Lavoro di squadra e tensioni: Schlein e Bonaccini si confrontano sulle liste elettorali
Il dibattito sulle liste per le elezioni europee continua a far discutere all'interno del Partito Democratico. Stefano Bonaccini, presidente del partito, e Elly Schlein, segretaria, stanno lavorando insieme per trovare una sintesi, nonostante le tensioni.
Un incontro positivo
I due leader del partito si sono incontrati per discutere della composizione delle liste. Nonostante le polemiche pubbliche dei parlamentari più vicini a Bonaccini, sia a Roma che a Bruxelles, l'incontro è stato descritto come "positivo". Entrambi i leader hanno sottolineato il loro impegno comune per le elezioni europee, regionali e amministrative.
Le polemiche sulle liste
Le polemiche attorno alle liste del Partito Democratico per le elezioni europee continuano. Al centro del dibattito c'è lo schema proposto da Schlein per le candidature, che prevede i civici in prima fila, seguiti da dirigenti e parlamentari europei uscenti. Questa proposta ha suscitato lamentele da parte di alcuni membri del partito.
Il vertice tra Schlein e Bonaccini
Nonostante le tensioni, Schlein e Bonaccini hanno tenuto un vertice per discutere delle questioni in sospeso. Entrambi hanno cercato di diffondere un'immagine rassicurante, limitandosi a dire che l'incontro è stato positivo e che stanno lavorando insieme. Tuttavia, rimane da vedere se lo schema proposto da Schlein potrà funzionare.
La questione dei capilista
Un altro punto di discussione riguarda i capilista. La questione divide il partito e ora la leader ha dubbi. Dopo l'incontro con Schlein, Bonaccini non è apparso in pubblico, alimentando ulteriori speculazioni. Nonostante le tensioni, entrambi i leader sembrano determinati a trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte.
La strada verso le elezioni europee per il Partito Democratico sembra essere ancora lunga e piena di ostacoli. Tuttavia, Schlein e Bonaccini sembrano determinati a lavorare insieme per superare le difficoltà. Il futuro del partito dipenderà in gran parte da come gestiranno queste tensioni interne.
Approfondimenti:
Elisa Calessi 29 marzo 2024 Le resistenze della minoranza erano messe in conto. Perché il 99% degli euro parlamentari uscenti al congresso si erano schierati con Stefano Bonaccini e dunque se si vuole rinnovare la squadra è chiaro che i primi a pagare saranno loro. Perché la maggior parte dei nomi che da mesi si sono “messi a disposizione” per un’eventuale candidatura (frase che sta per: io vorrei candidarmi) vengono da quell’area: Giorgio Gori, Dario Nardella, Pierfrancesco Maran, lo stesso Antonio…
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ROMA. Sulla composizione delle liste per le elezioni europee «troveremo una sintesi». Come avviene da un anno a questa parte, anche stavolta Stefano Bonaccini non fa polemiche con Elly Schlein. I parlamentari a lui più vicini, a Roma e a Bruxelles, si sono pubblicamente lamentati dello schema proposto dalla segretaria per le candidature. «Non siamo all’Isola dei famosi, non è un contest televisiv…
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Di Maria Teresa Meli Non c’è ancora l’accordo sulle liste per le elezioni europee. La segretaria del Partito democratico: su Salis ci stiamo pensando Lei non ama lui. Lui non ama lei. Ma lui è il presidente del Pd e lei la segretaria. Quindi, in qualche modo, Elly Schlein e Stefano Bonaccini devono convivere. Ne hanno dato la prova ieri, in un lungo incontro sulle liste per le Europee. In ballo non c’era solo la questione del governatore dell’Emilia Romagna, secondo in lista e non primo.
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Di Adriana Logroscino La senatrice del Pd e le liste per le elezioni europee di giugno: «Marco Tarquinio? I candidati rispecchino la linea del partito» Liste competitive aprendo anche al civismo sì, ma non a danno degli uscenti e, tra loro, soprattutto delle donne. Dentro il Pd il dibattito sulle scelte da compiere in vista delle prossime elezioni europee è acceso. Simona Malpezzi, senatrice, ex capogruppo dem a…
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Roma, 28 mar. – L’incontro con Stefano Bonaccini ha solo avviato il lavoro sulle liste, Elly Schlein dovrà rivedere a breve il presidente Pd – quasi certamente candidato nel nord-est – ma in generale il lavoro delle prossime due settimane sarà particolarmente impegnativo. Le candidature verranno varate dalla direzione che si terrà intorno a metà aprile e sono ancora parecchie le questioni da mettere a punto.
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Pd spaccato, anzi frantumato, per la composizione delle liste per le Europee 2024 che porta in calce il timbro di Elly Schlein. I nomi delle esterne come capolista e l'ipotesi della stessa segretaria candidata nello slot successivo (seguendo l'alternanza di genere, maschio-femmina) rischiano infatti di far terra bruciata attorno ad alcuni storici nomi del partito. Già, per Lucia Annunziata e Cecilia Strada, questa la buona sostanza, rischiano di restare fuori dall'Europarlamento molte dem di…
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Lo psicodramma della composizione delle liste per le europee continua ad agitare il Pd, tra appelli a non farsi sfuggire questo o quel nome civico da mettere in lista e mal di pancia sempre più manifesti proprio per la compressione che le canditure esterne implicano per i dirigenti interni. Un tema che investe particolarmente le donne, per le quali il combinato disposto di alternanza di genere, presenza come capolista delle “civiche” Lucia…
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La riserva sulla sua candidatura in Europa ancora non l’ha sciolta. Stefano Bonaccini, ieri atterrato dalla Corea del Sud, ancora non ha deciso se correrà o meno alle Europee dell’8-9 giugno, ma di certo il possibile schema ’schleiniano’ con Annalisa Corrado capolista non lo entusiasma e non lo incentiva a scendere in campo. L’ipotesi della fedelissima della segretaria Pd in testa nel Nord-Est, e la stessa Schlein al terzo posto, lascerebbe spazio al governatore – e…
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BARI – Alle elezioni europee “ci sarò. Voglio portare l’esperienza degli amministratori locali”. Lo ha detto a Brindisi il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, confermando la sua candidatura alle europee, anticipata ieri dalla segretaria del Pd, Elly Schlein. “Mi voglio occupare – ha aggiunto Decaro – del Pnrr. Mi voglio occupare dei fondi di coesione, che sono i fondi europei che arrivano nei nostri Comuni, alle regioni del sud”.
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Di Massimo Lodi Schlein ha fugato i residuali dubbi. Si candiderà alle europee. Non da capolista: da terza in ogni circoscrizione. Al primo posto esponenti della società civile, tipo Cecilia Strada nel Nord Ovest e Lucia Annunziata nel Sud. Al secondo, nomi di rango del partito, come il sindaco barese Antonio Decaro. Poi la segretaria. Malumori nel Pd: l’opzione fa correre rischi ad alcuni parlamentari uscenti e di nuovo vogliosi di gareggiare.
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Va bene (a chi piace) la logica delle figurine – le chiamano, perché è più chic, “candidature civiche” – ma che c’azzeccano, l’una con l’altra? L’una è Cecilia Strada, ultrapacifista, mettete i fiori nei vostri cannoni, anche a Kiev, un po’ terzomondista, molto accogliente, nel senso di “accogliamoli tutti”, che menò tanto scandalo sui decreti Minniti. L’altra è la nostra cara amica Lucia Annunziata, filo americana, che la guerra la conosce, l’ha raccontata, sa che…
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