Pasta con grano straniero venduta come italiana: maxi multa a Lidl

Vvox ECONOMIA

Nello specifico si tratta di promozione e commercializzazione delle proprie linee di pasta di semola di grano duro mediante confezioni che rappresentano in maniera ingannevole le caratteristiche del prodotto, enfatizzandone sulla parte frontale l’italianità in assenza di adeguate e contestuali indicazioni sull’origine anche estera del grano duro impiegato.

Il nuovo set informativo permetterà così di evitare la possibile confusione tra provenienza della pasta e origine del grano. (Vvox)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nel caso di Lidl Italia, infatti, le confezioni della pasta riportavano in maniera enfatica informazioni legate all’italianità con la bandiera italiana, quindi, secondo l’Antitrust, era necessario puntualizzare l’origine del grano considerando che molti italiani quando acquistano la pasta fanno molta attenzione all’origine delle materie prime. (InvestireOggi.it)

In ragione dell'importanza attribuita dai consumatori all'informazione sull'origine della materia prima e della diffusione dei punti vendita della catena, "La pratica commerciale accertata – spiega l'Autorità – consiste nell'aver ingannato i consumatori sulle caratteristiche della pasta a marchio Italiamo e Combino, inducendoli in errore sull'origine italiana della materia prima. (Il Messaggero)

Il nuovo set informativo permetterà così di evitare la possibile confusione tra provenienza della pasta e origine del grano. In ragione dell’importanza attribuita dai consumatori all’informazione sull’origine della materia prima e della diffusione dei punti vendita della catena, l’Autorità ha quindi irrogato una sanzione di 1 milione di euro. (Sardegna Reporter)

Nel dettaglio, gli impegni consistono in modifiche delle etichette e dei rispettivi siti così da garantire al consumatore una informazione completa, fin dal primo contatto, sull’origine (talvolta estera) del grano utilizzato nella produzione della pasta. (calabriadirettanews)

Solo la società Lidl è stata scorretta nell’attuazione di questa modifica ingannando i consumatori ed è per questo che L’Autorità ha sanzionato Lidl per 1 milione di euro. In questo provvedimento le società oggetto del richiamo hanno tutte accettato di apportare modifiche alle etichette così che il consumatore venga informato in modo completo fin dall’inizio. (Notizie Ora)

Quanto a Lidl, l’Autorità ha adottato un provvedimento di accertamento di una pratica commerciale scorretta nei confronti dell’azienda, che non ha presentato impegni nel corso della procedura istruttoria. (Corriere Quotidiano)