Aspi presenta la sua nuova via come gestore di mobilità integrata

Tiscali.it ECONOMIA

Il contesto della nuova società tiene conto ovviamente di quello che noi dobbiamo fare sul piano di manutenzioni e investimenti.

Roma, 21 gen. (askanews) - Autostrade per l'Italia presenta la sua nuova via di società con più investimenti e sicurezza, per diventare un gestore della mobilità integrata e sostenibile.

Non possiamo non considerare quella che sarà la trasformazione della mobilità nei prossimi anni: una mobilità che dovrà essere sempre più sostenibile e una mobilità che dovrà andare 'door to door' per gli spostamenti del viaggiatore. (Tiscali.it)

Su altre fonti

Infine, uno dei più rilevanti piani di assunzioni del Paese che, a partire da oggi e nel giro dei prossimi 3 anni, porterà ad assumere oltre 2900 ingegneri, tecnici, ricercatori. Sono inoltre state realizzate attività di manutenzione pari a 650 milioni di euro, oltre il doppio rispetto al periodo 2017-18. (SardiniaPost)

Lo ha detto questa mattina l'ad di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, presentando il nuovo piano industriale. Un piano di trasformazione che traccia il nuovo corso dell'azienda per voltare pagina dopo la tragedia del Ponte Morandi di Genova. (Avvenire)

Annunciando l’attivazione da febbraio delle prime due stazioni e l’avvio dell’iter delle richieste per altri 134 punti ricarica. Free to Xperience: colonnine e servizi di mobilità. Finalmente: le ricariche elettriche sbarcano nella rete autostradale più importante d’Italia, Autosole compresa. (Vaielettrico.it)

Non abbiamo intenzione di mandare via nessuno e gestiremo questa trasformazione” chiedendo ai lavoratori di “riadattarsi”. (CorCom)

Gruppo ASPI, collaborazione con Politecnico di Milano per digitalizzazione autostrade. Aspi ha avviato in questi giorni un significativo piano di 2.900 assunzioni tra ingegneri, tecnici, ricercatori, operai specializzati, ricevendo finora almeno 60 mila candidature. (Il Messaggero)

"La visione che stiamo costruendo è di una nuova Autostrade per l'Italia che ipotizziamo e vogliamo che possa diventare un gestore della mobilità e non solo un gestore della concesisone", ha quindi spiegato Tomasi. (La Repubblica)