Harvey Weinstein, la Corte dello Stato di New York revoca la condanna per reati sessuali

Harvey Weinstein, la Corte dello Stato di New York revoca la condanna per reati sessuali
Corriere della Sera ESTERI

La Corte Suprema dello Stato di New York ha revocato la condanna di Harvey Weinstein per reati sessuali. La Corte ha stabilito che il giudice che nel febbraio 2020 ha condannato Weinstein a 23 anni di prigione ha commesso un errore chiamando a deporre donne le cui accuse non erano parte delle incriminazioni nei confronti dell'ex produttore. Weinstein era stato poi condannato per stupro nel 2022, a Los Angeles, a scontare una pena ulteriore di 16 anni di detenzione e rimarrà quindi in carcere. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Mercoledì 1 maggio Weinstein è comparso davanti al tribunale di Manhattan, seduto su una sedia a rotelle. Era la prima volta che l’ex magnate del cinema veniva visto in pubblico da quando è stato dichiarato colpevole di stupro a Los Angeles e condannato a 16 anni di prigione lo scorso febbraio. (Rolling Stone Italia)

Lo riporta l'Associated Press sul proprio sito. Giovedì, la Corte d'Appello di New York ha annullato la sua condanna dopo aver concluso che un giudice del processo ha consentito troppe prove non direttamente correlate alle accuse che ha dovuto affrontare. (La Stampa)

Harvey Weinstein ricoverato in ospedale: l’ex magnate di Hollywood ha 72 anni L'ex magnate di Hollywood, Harvey Weinstein, è stato ricoverato all'ospedale Bellevue per un malore, mentre i suoi legali puntano il dito contro le condizioni detentive. (CUENEWS | Biomed)

Revocata la condanna di Harvey Weinstein per reati sessuali

New York – Revocata la condanna di Harvey Weinstein per reati sessuali. Lo ha deciso la corte suprema: “Errore procedurale”. Harvey Weinstein (Tuscia Web)

Secondo i giudici della Corte d'Appello di New York, composta in maggioranza da donne, il giudice e loro collega James Burke commise «un errore» nel chiamare a testimoniare alcune donne che avevano accusato il produttore cinematografico senza però che le loro storie e quindi le loro accuse fossero parte dei capi di imputazione. (Vanity Fair Italia)

A confermarlo all’Associated press è stato il suo avvocato Arthur Aidala, secondo cui l’ex produttore cinematografico sarebbe stato ricoverato al Bellevue Hospital di Manhattan, dopo il suo arrivo in carcere in città ieri 26 aprile, trasferito dal penitenziario di Rome, a nord di New York (Open)