Il finto 25 aprile

Il finto 25 aprile
ilGiornale.it INTERNO

Dopo giorni di accuse alla destra di non dichiarasi antifascista sottolineando come il 25 aprile dovrebbe essere «la festa di tutti gli italiani», la giornata di ieri ha rappresentato al meglio il tentativo di una certa sinistra di farne una data di parte e divisiva. Tra posizioni antisioniste, referendum sul Jobs Act, attacchi alla Nato, rievocazione delle fogne, quello che è andato in scena ieri rappresenta il peggior campionario della sinistra italiana. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri media

Gli intellettuali, sono loro i responsabili del delitto, l’uccisione della Giornata della Liberazione, hanno lasciato impronte digitali dappertutto. Opera scritta, musicata e accompagnata dalla zelante propaganda dei gazzettieri e dei salonisti del libro. (Liberoquotidiano.it)

Uno dei mali della contemporaneità, dell'epoca dei social network e delle idee che si contano sui like, è il rifiuto della complessità: in un mondo in cui la soglia d'attenzione non supera i cinque secondi, non c'è più alcuno spazio per il ragionamento; quello che conta è lo slogan. (Primocanale)

Ieri in tutta Italia è andato in scena il Coachella dei ProPalestina, dei movimenti transfemministi, dei movimenti per il clima, dei maranza in Duomo, di quelli che urlano al megafono l’augurio che qualcuna venga stuprata «come il 7 ottobre», degli intellettuali col monologo, di quelli con la campagna elettorale personale da portare avanti, di quelli che «bellissima piazza» quando dall’altro lato della strada urlavano «assassini». (La Stampa)

Perché il 25 aprile è stato un disastro

A 79 anni dalla Liberazione, gli antifascisti italiani hanno portato in piazza la bandiera palestinese. (ilGiornale.it)

Il mio intento era di rendere omaggio a quanti avevano contribuito, quasi ottant'anni fa, a riportare libertà e sovranità sul territorio italiano occupato dai tedeschi e a rischio di occupazione slava al confine orientale. (La Pressa)

Ops ieri in radio un giornalista, Giorgio Zanchini, ha chiesto a una ebrea di dichiararsi tale. Può succedere – dico io – nella confusione della diretta, ma quanto sono indulgenti i compagnucci su questa “gaffe”? Condannato a 23 anni Cospito, l’eroe della sinistra. (Nicola Porro)