Dati Confcommercio, 2.431 le imprese di ristorazione attive nel Pisano

gonews ECONOMIA

Nel 2023 sono state 85 le nuove imprese di ristorazione registrate a Pisa e provincia a fronte di 152 cessazioni, con un saldo negativo di 67 imprese e un bilancio complessivo di 2.431 imprese attive nell'intero comparto che occupano un totale di 6.534 addetti. Questi i dati che emergono dal Rapporto Ristorazione 2024 curato da Fipe-Confcommercio. “Il comparto dei pubblici esercizi continua a rappresentare un motore di crescita e sviluppo per il nostro territorio e le aspettative degli imprenditori per il 2024 si confermano positive, nonostante le difficili sfide legate all’inflazione e all’incertezza del quadro geopolitico” afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. (gonews)

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Detto ciò il 2023 ha segnato un saldo finale negativo per la nostra provincia, si sono registrate 58 nuove iscrizioni contro 146 cessazioni, tradotto 88 ristoranti chiusi. Attività che danno lavoro, sempre attestato dal centro studi Fipe, a 5.664 addetti, un vero e proprio esercito che contribuisce a movimentare, a livello regionale, oltre 6 milioni di euro di spesa da parte di famiglie che scelgono, nel corso dell’anno, di consumare uno o più pasti al ristorante. (LA NAZIONE)

Consumi fuori casa in ripresa nel 2023, dopo aver sofferto le turbolenze del 2022, con il fatturato di bar e ristoranti in salita a 92 miliardi di euro, il 7% in più rispetto al periodo pre Covid, e afflusso di lavoratori dipendenti in aumento a 1,4 milioni (+6,4% sul 2022); il valore aggiunto del settore ammonta a oltre 54 miliardi a prezzi correnti (+3,9%). (Il NordEst Quotidiano)

La spesa dei consumatori torna ai livelli pre pandemia, seppur solo a livello nominale. Forte il dinamismo degli imprenditori del comparto (Food Service)

Stampa A dicembre 2023 erano 331.888 le aziende del comparto, in leggera contrazione rispetto al precedente anno (1,2%). (Salernonotizie.it)

Dopo la ripresa delle vendite al dettaglio certificata l’altro ieri dall’Istat, arriva una boccata d’ossigeno per bar e ristoranti. Si tratta del 3,9% in più del 2019, l’anno subito prima del Covid. (ilmessaggero.it)

Siamo programmati per copiare, la verità è questa. Il problema è che spesso, invece di copiare dai migliori, copiamo dalla massa e da chi sbaglia. NON è colpa del ristoratore, ma di un processo che ha origini lontane e che si è instaurato dentro ognuno di noi. (Ristorazione Italiana Magazine)