Morte Senna, quelle maledette modifiche allo sterzo fatali al pilota

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Ayrton Senna è morto per le modifiche "male progettate e male eseguite" al piantone dello sterzo della sua Williams. La verità giudiziaria sull’incidente costato la vita al campione brasiliano il primo maggio 1994, sul circuito di Imola, è contenuta nella sentenza con cui la terza sezione penale della Corte di Cassazione ha rigettato nel 2007 la richiesta di assoluzione piena presentata da Patric… (la Repubblica)

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Il tributo di Vettel a Senna. Seb prenderà il volante della McLaren MP4/8, l’ultima guidata dal campione brasiliano nel 1993 prima di passare l’anno successivo sulla Williams, domenica 19 maggio prima del gp di Imola e dopo la conclusione della gara della Porsche Supercup. (la Repubblica)

Seb tornerà su una pista di Formula 1. Lo farà nella domenica di Imola, prima del GP, per rendere omaggio ad Ayrton Senna a 30 anni dalla tragedia del GP di San Marino. Il tedesco quattro volte campione del mondo guiderà la McLaren MP4/8 che fu della leggenda brasiliana. (Sky Sport)

"Voi tutti siete venuti a ricordare 2 grandi campioni. Avete fatto bene, probabilmente a 30 anni di distanza, quello che loro ispiravano nei vostri cuori, nelle vostre menti, continuano ad ispirarlo ancora oggi, quindi vuol dire che non erano personaggi effimeri, non erano personaggi che passavano nella storia dello sport, ma sono personaggi che sono rimasti non solo nella storia dello sport, ma anche nella storia, per quello che hanno rappresentato". (Il Sole 24 ORE)

Ayrton non lo racconti con poche semplici storie. Non si può rispondere a questo quesito in poche righe, è impossibile perché Ayrton è tutto e nulla, è un secondo ma anche un’eternità. (Automoto.it)

Il legame tra Senna e i giovani brasiliani è sempre stato molto forte. Compatibilmente ai suoi impegni professionali, il tre volte campione mondiale di Formula Uno era solito partecipare ad iniziative a sostegno di scuole e istituzioni benefiche. (RSI.ch Informazione)

ROMA. Un idolo nel suo Paese, una icona mondiale il cui mito vive anche nelle generazioni che i prodigi del pilota non hanno potuto ammirare. (Il Centro)