A ottant'anni dagli eccidi. L'appello dei parenti:: "È doveroso risarcirci"

A ottant'anni dagli eccidi. L'appello dei parenti:: È doveroso risarcirci
LA NAZIONE INTERNO

CIVITELLA IN VALDICHIANA (Ar) Gli ha consegnato una lettera a mano, come si faceva una volta. Cipriano Bonechi aveva solo 8 anni e mezzo quando i tedeschi gli uccisero il padre il 29 giugno 1944. Ieri si è avvicinato a Sergio Mattarella e ha chiesto il suo intervento per sbloccare i risarcimenti alle vittime dei rastrellamenti nazifascisti. Tema tornato al centro dell’attenzione ieri, quando per celebrare il 25 Aprile, il capo dello Stato ha scelto il borgo medievale dell’Aretino raso al suolo e ricostruito dopo la morte di 244 civili. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altre testate

Il ricordo dei nostri cari, che la mattina del 29 giugno 1944 furono strappati per sempre da questa terra e dalle loro famiglie dalla ferocia nazifascista, è sempre vivido nel cuore di tutti noi. (LA NAZIONE)

Cita Aldo Moro, il presidente della Repubblica, e ricordando un intervento che il leader democristiano fece nell’ormai lontano 1975, Sergio Mattarella richiama il Paese all’unità nel segno dell’antifascismo. (il manifesto)

Sergio Mattarella si spende il suo 25 aprile per una contundente lezione di storia che non lascia alcuno spazio ai revisionismi. Un regime, quello fascista, "totalmente sottomesso" a quello hitleriano nonostante le velleità di grandezza, inginocchiato ai nazisti che "ci consideravano un popolo inferiore". (Tiscali Notizie)

Mattarella: "Il 25 aprile è per l'Italia una ricorrenza fondante"

Purtroppo, per quanto sia frustrante, ogni anno è così. Non ne parla esplicitamente, ma è scontato che Mattarella consideri surreali le dispute sul 25 aprile, sempre le solite. Ma come? È ancora necessario dire che nell’antifascismo c’era la premessa alla pacificazione e alla partecipazione politica, concetti il cui apice sta nella Carta costituzionale? Nessuno ricorda che nel 1946, mentre il clima post-liberazione si trascinava confuso e violento e molti reclamavano giustizia sommaria, per riconciliarci fu varata (dal ministro comunista Togliatti) un’amnistia che estingueva le pene ai fascisti? E davvero qualcuno chiede l’abolizione di quella festa? (Corriere della Sera)

“Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari”. Il governo “antifascista” (Virgilio Notizie)

"Il 25 aprile è per l'Italia una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche. Quella pace e quella libertà, che - trovando radici nella resistenza di un popolo contro la barbarie nazifascista - hanno prodotto la Costituzione repubblicana, in cui tutti possono riconoscersi, e che rappresenta garanzia di democrazia e di giustizia, di saldo diniego di ogni forma o principio di autoritarismo o totalitarismo". (La Stampa)