Mosca, tutte le prove che smentiscono la tesi degli “uomini dell’Fsb in blu” nella sala Crocus City Hall

la Repubblica ESTERI

MOSCA – Non sono soltanto i russi a non credere alla rivendicazione dell’Isis dell’attentato del 22 marzo alla Crocus City Hall nei pressi di Mosca. Se Mosca continua ad additare Kiev e l’Occidente come complici degli “estremisti islamici”, il canale bielorusso Nexta e diversi siti ucraini sostengono di aver identificato agenti dell’Fsb nei filmati degli spettatori del concerto dei Picnic in fuga… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Le accuse di Putin all’Occidente, a Stati Uniti e Gran Bretagna, come menti occulte dietro l’attentato di Mosca del 22 Marzo alla Crocus City Hall e che ha causato 139 morti, sono reali o fanno parte di un enorme mascheramento della realtà? Servono solo a far propaganda e a dare nuovo slancio agli attacchi e all’invasione dell’Ucraina? Come hanno potuto 4 terroristi introdursi in un teatro pubblico della capitale russa e agire indisturbati? Queste e tante altre domande vengono poste a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio. (Liberoquotidiano.it)

Le forze di sicurezza hanno bloccato i militanti armati sospettati di agire nel mondo torbido del terrorismo in diversi appartamenti. Evacuati i civili, l'irruzione in diversi appartamenti (Il Giornale d'Italia)

A suggerirlo sarebbero documenti dell’intelligence russa ottenuti da un’organizzazione investigativa con sede nel Regno Unito. (Adnkronos) – I servizi di sicurezza del Cremlino erano a conoscenza della minaccia dell’Isis giorni prima dell’attentato alla Crocus City Hall di Mosca dove sono morte almeno 143 persone. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La storia non si ripete ma spesso fa rima con sé stessa, diceva Mark Twain. (Corriere della Sera)

"Ancora quei maledetti". Albano Carrisi è sinceramente affranto per quanto accaduto venerdì sera a Mosca, l'attentato alla Crocus City Hall rivendicato dai terroristi dell'Isis-K che ha provocato la morte di 140 persone. (Liberoquotidiano.it)

"Accusare l'Ucraina, gli Usa o chi altro faccia comodo alla narrativa del Cremlino è pura propaganda". (Il Messaggero Veneto)