Stai Serena

Il guaio del giornalismo sta soprattutto in questo: che è praticato da giornalisti. Altrimenti sarebbe una bella professione. Ad esempio. Da giorni stanno parlando della giornalista Serena Bortone - così indipendente da essere stata responsabile Comunicazione nelle Primarie del Pd - come nuova eroina della libertà d'informazione. Noi la vediamo in tv da vent'anni e non sapevamo fosse una giornalista. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

La giornalista ha letto in diretta il monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati, condiviso anche dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il Caso Scurati, volente o nolente, ha scosso la Rai. (DiLei)

Serena Bortone, di provata fede a sinistra, è una tipa tosta che scalando passo passo i gradini da giornalista - da collaboratrice a redattrice a inviata a conduttrice - è arrivata alla guida di importanti programmi del terzo canale, soprattutto «Agorà». (ilGiornale.it)

«Eravamo cattolici democratici, non cattolici conservatori. Oggi è il 25 aprile: che significato ha, questa data, quest’anno, per lei? (Vanity Fair Italia)

Serena Bortone, in questi giorni, si è guadagnata l’apertura dei principali media nazionali per il caso del monologo dello scrittore e storico Antonio Scurati che avrebbe voluto portare nella sua trasmissione il prossimo 25 aprile, data simbolo della storia italiana, rifiutato dalla Rai per una questione di censura – secondo la Bortone e gran parte della stampa – o di compenso economico (1800 euro per un minuto di monologo). (varesenews.it)

Serena Bortone fa rumore, anche con semplici parole su cui anche la Costituzione si basa: «Dichiaratevi antifascisti! Fa bene alla salute». (leggo.it)

Ieri a Milano non si parlava d'altro: in serata, la conduttrice Rai ha presentato il proprio nuovo libro in Galleria e tra il pubblico in attesa dell'evento rimbalzava tra i sussurri una domanda. (ilGiornale.it)