Eni cambia pelle, dal petrolio all’energia prodotta dal moto ondoso

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Perché proprio il moto ondoso e non l’eolico o il fotovoltaico?

E il moto ondoso è forse più promettente del vento e del sole, perché le correnti marine sono più prevedibili, è “più modulata della altre fonti rinnovabili e più continua”.

Sfruttare il moto ondoso potrebbe produrre 2 TeraWatt di energia elettrica annui scrive Eni nel comunicato stampa, che equivalgono a quasi “il fabbisogno annuale di energia elettrica del pianeta”. (Yahoo Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Infatti, nel periodo di esercizio si è arrivati a superare il valore nominale massimo di potenza installata pari a 50 kW. Il laboratorio, inoltre, si avvarrà di una cattedra specifica sull’ “Energia dal Mare”, che avrà l’obiettivo di formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio. (Fortune Italia)

L’inaugurazione ha visto la presenza di Claudio De Scalzi, Lucia Calvosa – rispettivamente Ad e presidente di Eni – e di Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca. Questo importante accordo, come ricorda De Scalzi, suggella la collaborazione ultradecennale tra Eni e Politecnico e getta un ponte verso il futuro e la decarbonizzazione. (EOS Sistemi avanzati scrl)

editato in: da. (Teleborsa) – Usare le risorse del Recovery Fund per accelerare la decarbonizzazione e la transizione energetica. “L’apporto che noi possiamo dare sono progetti che arrivano dallo sviluppo e dalla ricerca che abbiamo sviluppato con le università negli ultimi sei anni”, ha affermato Descalzi, parlando anche dell’attività di cattura della CO2, che punta a 6 milioni di tonnellate nei prossimi 5 anni. (QuiFinanza)

E' quanto ha auspicato l'Ad di, all'Italian energy summit del Sole 24 Ore, indicando che le risorse europee rappresentano "una opportunità incredibile che porterà occupazione e formazione" e "metteranno in moto un grande macchina per il cambiamento". (Teleborsa)

Questo importante accordo, come ricorda De Scalzi, suggella la collaborazione ultradecennale tra Eni e Politecnico e getta un ponte verso il futuro e la decarbonizzazione. Obiettivo del nascente centro lo studio e lo sfruttamento dell’energia del mare, che rappresenta oggi la più grande fonte rinnovabile del mondo. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Vedi: "Il Recovery Fund è un'opportunità per creare lavoro", dice Descalzi. Fonte: economia agi AGI – Oltre ad accelerare la transizione energetica, i progetti di Eni legati al Recovery Fund creeranno grandissime opportunità per nuovi posti di lavoro. (EOS Sistemi avanzati scrl)