Visco e Gualtieri: bene rimbalzo del Pil, ora non sbagliare mosse

Tiscali.it ECONOMIA

La crescita del Pil nel 2021 potrebbe risultare inferiore a quanto previsto nel quadro programmatico della Nadef (6 per cento), ma la ripresa sarebbe solo rinviata, non pregiudicata".La raccomandazione del ministro e del governatore è la stessa: ora non bisogna sbagliare la prossime mosse.

Milano, 30 ott.

Bisogna affrontare i nodi strutturali della nostra economia, come ha detto Visco" ed è "necessario continuare l'azione di protezione della salute e di sostegno dell'economia", ha ribadito Gualtieri (Tiscali.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sabato 31 ottobre 2020 - 18:42. Visco: il nostro sistema economico è in grado di reagire. Il Governatore di Bankitalia: "Importante mantenere l'ottimismo e la speranza". Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco intervistato al Festival dell’ottimismo de Il Foglio. (askanews)

Infine Visco assicura che il sistema sa reagire, che la politica economica funziona e che da questo punto bisogna ripartire; invita poi a mantenere ottimismo e speranza, esortazione indispensabile Così il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco alla festa del Foglio, risponde alla domanda sul Meccanismo europeo di stabilità. (TG La7)

Un risparmio che per il 46% degli italiani garantisce un senso di tranquillità in un contesto mutevole e insidioso. (Sputnik Italia)

Il maggiore pessimismo dei consumatori registrato dall’avvio della crisi si è riflesso in un considerevole aumento della propensione al risparmio. Tecnologia, finanza e pagamenti. In Europa la pandemia ha determinato una forte accelerazione della diffusione degli strumenti di pagamento digitali e ad alto contenuto tecnologico. (Il Domani d'Italia)

L’allarme di Visco: la crisi peggiora, tutelare i lavoratori finché necessario (Di venerdì 30 ottobre 2020) Con il peggioramento della pandemia è necessario continuare a proteggere i lavoratori dalle conseguenze della crisi economica. (Zazoom Blog)

“C’è un dato di fatto, che la partecipazione al lavoro è bassa, nel Mezzogiorno, per le donne, per i giovani: abbiamo 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano e non sono in attività formative di nessun tipo, uno spreco straordinario, il 20%, un terzo nel Mezzogiorno. (Corriere Quotidiano)